Proverbi Italiani

Selezione dei più noti detti popolari italiani




SOLDATI

1
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4
La guerra fa per i soldati.
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6
Soldati del Papa, otto a cavare una rapa;

SOLDATO

1
Chi non fu buon soldato, non sarà buon capitano.
2
Frate che fu soldato è più sperimentato.
3
Grama quella ca', dove soldato o prete va.
4
Il buon soldato esce dal prato.
5
Il fine del soldato è l'essere ammazzato.
6
Il mondo senza pace è il danaro del soldato.
7
L'amore del soldato non dura un'ora, dove egli va trova la sua signora.
8
Non a tutti è lecito chiamarsi soldato.
9
Non bazzichi prete e soldato, chi è maritato.

SOLDI

1
2
E' meglio spendere i soldi dal macellaio che dal farmacista.
3
La massaia che attende a ca', guadagna cinque soldi, e non lo sa.
4

SOLDO

1
A tempo di guerra ogni cavallo ha soldo.
2
E' meglio un soldo di buon acquisto, che mille d'imbrogli.
3
L'avaro vuole tre quaglie al soldo e il soldo indietro.
4
Sette anni di bel tempo non pagano un soldo di debito.
5
Tristo a quel soldo che peggiora il ducato.

SOLE

1
Al tramontar del sole il bue caca nel timone.
2
Al vecchio non manca mai da raccontare, né al sole né al focolare.
3
Alle volte si crede trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo.
4
Amicizia di genero, sole d'inverno.
5
Anche il sole passa sopra il fango e non s'imbratta.
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7
Chi fa il Ceppo al sole, fa la Pasqua al fuoco.
8
Chi ha il capo di cera non vada al sole.
9
Dove entra (o non entra) il sole non entra (o entra) il medico.
10
Il carnevale al sole, la pasqua al foco.
11
Il sole che nasce ha più adoratori di quel che tramonta.
12
L'aquila insegna all'inesperta prole, fin dal nido a fissar lo sguardo al sole.
13
L'ecclissi sia del sole o della luna, freddo la porta e mai buona fortuna.
14
15
Non c'e' sabato senza sole, ne' donna senza amore.
16
Non c'è sabato senza sole.
17
Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore, né domenica senza sapore, (o senza credo) né vecchio senza dolore.
18
Ogni casa vede il sole.
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20
Per la Santa Candelòra, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fuora; ma s'è sole e solicello, noi siam sempre a mezzo il verno.
21
Quando il sole insacca in Giove (= di giovedì), non è sabato che piove.
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23
Quando il sole va giù rabbioso (rubicondo), il giorno di poi non è piovoso.
24
Quando luce e dà il sole, il pastor non fa parole.
25
Quando piove e c'è il sole, il diavolo fa all'amore.
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Quando è sole e piove, il diavolo mena moglie.
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Quel che si fa all'oscuro apparisce al sole.
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Sole d'alta levata non è mai di durata.
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36
Vegliare alla luna e dormire al sole, non fa né proonore.

SOLI

1
In commercio ed in amore sempre soli.
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3
Soli non si starebbe bene nemmeno in Paradiso.

SOLICELLO

1
Per la Santa Candelòra, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fuora; ma s'è sole e solicello, noi siam sempre a mezzo il verno.

SOLITARIO

1
Uomo solitario, o bestia o angiolo.

SOLLAZZANO

1
Mentre gli altri si sollazzano nel carnevale, a' poveri tocca faticare per vivere.

SOLLAZZO

1
Pazzo e colui, che strazia sé per dar sollazzo altrui.

SOLLECITO

1

SOLLETICO

1
La coscienza è come il solletico. (Chi lo cura, e chi no).

SOLLIEVO

1
Il piangere è un sollievo.

SOLO

1
A chi compra non bastano cent'occhi; a chi vende ne basta uno solo.
2
Amato non sarai se a te solo penserai.
3
Anche il bue dell'imperatore ha solo due corna.
4
Chi ha un figliuolo solo, lo fa matto; chi un porco, lo fa grasso.
5
Chi ha un orecchio solo, spesso se lo netta.
6
Chi mangia solo, muore solo.
7
Chi non ne ha, ha un dispiacere solo.
8
Chi si piglia solo per amore, di rabbia muore.
9
Chi si è guardato in uno specchio solo non può dire di conoscersi
10
11
Chi vuole un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga un solo.
12
Col solo grazie non si mangia.
13
Con un solo bue non si può far buon solco.
14
Dio solo non può fallire.
15
Dio ti guardi da chi legge un libro solo.
16
E' meglio errar con molti ch'esser savio solo.
17
E', meglio che stia un solo bene, che tutti male.
18
19
Il ciel ne guardi dalla tosse e da quei che ha il pelo rosso e dal verme di finocchio e da quei ch'hanno un solo occhio.
20
Il pan solo fa diventar muti.
21
Il solo cibo può appagar le brame, di chi per lunga inedia ha molta fame.
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Sa più il papa e un contadino, che il papa solo.
26
Sanno più un savio e un matto, che un savio solo.
27
Se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo.
28
Solo allora conosciamo il male e il bene, quando l'uno parte da noi e l'altro viene.
29
30
Solo dir posso ch'è mio, quanto godo e do per Dio.
31
Solo i cenci (o gli stracci) vanno all'aria.
32
33
Un basto solo (o una sella sola) non s'adatta ad ogni dosso.
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SOMA

1
La peggior soma è il non averne alcuna.
2
La soma, la bestia doma.
3

SOMARE

1

SOMARO

1

SOME

1
Per via (o via facendo) s'acconcian le some.

SOMIGLIA

1
Chi i suoi somiglia, non traligna.
2
Chi si somiglia, si piglia.
3
Il ramo somiglia il tronco.

SOMIGLIARE

1
La buccia ha da somigliare al legno.

SOMMO

1
Un labbro menzognero è in odio al Sommo Vero.

SON

1
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Alte o basse nell'aprile son le pasque.
3
Amici di buon giorno, son da mettere in forno.
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5
Amor, tu sai ch'io son col capo cano.
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7
Aprile e conti per lo più son traditori.
8
Aprile e maggio son la chiave di tutto l'anno.
9
Aver fame e non gradire, aver sonno e non dormire, aver fretta e non venire, son tre cose da morire.
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12
Chi fa alle capate col muro, i corni son suoi.
13
Chi ha denari e prati, non son mai impiccati.
14
Chi ha figliuoli, tutti i bocconi non son suoi.
15
Chi le tocca son sue.
16
Chi non è alle sue nozze, o che son crude o che son troppo cotte.
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18
Ci son più cani che lepri.
19
Dalle donne con le basette, Dio ci guardi, le son saette.
20
Del senno di poi son piene le fosse.
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Dove son corna, son quattrini.
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Dove son femmine e oche, non vi son parole poche.
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Dove son molti, son degli stolti.
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Dove son uomini è mondo.
33
Dove vi son figliuoli non vi son parentiamici.
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Gli uomini son come i tegoli, si danno da bere l'un con l'altro.
40
Gli uomini son la palla della fortuna.
41
Guelfo non son, né ghibellin m'appello, A chi mi dà rivolterò il mantello.
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43
I complimenti son fatti per la bocca, non per il cuore.
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I detti son nostri e i fatti son di Dio.
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I gran personaggi o non hanno figliuoli o non son saggi.
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I guai non son buoni col pane.
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I più buoni son messi in croce.
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60
I ragazzi son come la cera, quel che vi si imprime resta.
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62
I sogni non son veri, e i disegni non riescono.
63
I sogni son sogni.
64
I travagli son ladri del sonno.
65
I vecchi son lepri, dormono con gli occhi aperti.
66
Il dì e la notte son d'un tenore.
67
Il se e il ma son due minchioni da Adamo in qua.
68
In Sardegna non vi son serpenti, né in Piemonte bestemmie.
69
La fede degli uomini, il sogno e il vento son cose fallaci.
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Le cane son vane, e le rappe sono certane.
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73
Le cose rare son le più care.
74
Le disgrazie son come le tavole degli osti.
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77
Le donne son come i gatti; finché non battono il naso, non muoiono.
78
Le donne son figliuole dell'indugio.
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Le donne son segrete come il dolor di corpo.
82
Le licenze son cento, e l'ultima è Vatti con Dio.
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85
Le parole son femmine, e i fatti son maschi.
86
Le parole son pasto da libri.
87
88
Le ricadute son peggio delle cadute.
89
Le saette non son foglie, chi le manda le raccoglie.
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Non mi dare e non mi tòrre; non mi toccar quando son molle.
93
Non tutte l'età son buone per un esercizio.
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cavalligiardini, non son pe' poverini.
96
Or che son Pio, non vi vogl'io.
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Per la ragion di Stato e di confini, son rovinati ricchi e poverini.
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Romaneschi, non son buonicaldifreschi.
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Se piove il dì della Pentecoste, tutte l'entrate non son nostre.
109
110
Son più i pasti che i giorni.
111
Tirannia, tumulto e farina, delle città son la rovina.
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Tutte le bocche son sorelle: ed aggiungesi da quella del lupo in fuori, che vuole tutto per sé.
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Tutte le dita non son pari.
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120
Tutti i mesi non son di trentuno.
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124
Tutto il rosso non son ciliege.
125
Una giovine in mano a un vecchio, un uccello in mano a un ragazzo, un cavallo in mano a un frate, son tre cose strapazzate.
126
Vi son piùche lucaniche (salsicie).