Proverbi Italiani

Selezione dei più noti detti popolari italiani




SANT

1
Da San Martino a Sant'Andrè settimane tre, da Sant'Andrè a Natal un mese egual.
2
La neve Sant'Andrea l'aspetta; se non a Sant'Andrea, a Natale; se non a Natale, più non l'aspettare.
3
Per sant' Urbano (25 maggio) il frumento è fatto grano (o ha granito).
4
Per Sant'Andrea piglia il porco per la sèa (setola); se tu non lo puoi pigliare, fino a Natale lascialo andare.
5
Per Sant'Ansano (1 dicembre), uno sotto e uno in mano.
6
Per Sant'Urbano (25 maggio) tristo quel contadino che ha l'agnello in mano.
7
8
Sant'Agata (5 febbraio), conduce la festa a casa.
9
Sant'Agnese (21 gennaio), il freddo è per le siepi.
10
Sant'Agnese le lucertole van per le siepi.
11
12
Sant'Antonio dalla barba bianca, se non piove, la neve non manca.
13
Sant'Antonio fa il ponte e San Paolo lo rompe.
14

SANTA

1
2
3
Chi sta a' marmi di Santa Maria del Fiore, o è pazzo o sente d'amore.
4
Chi va a San Biagio, perde l'agio; chi va a Santa Maria Nuova, lo ritrova.
5
6
Da Santa Lucia a Natale il dì allunga un passo di cane.
7
8
La santa Epifania tutte le feste si porta via.
9
10
Per la Santa Candelòra, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fuora; ma s'è sole e solicello, noi siam sempre a mezzo il verno.
11
Per San Donato (7 agosto), l'inverno è nato; per San Lorenzo, gli è grosso come un giovenco; per Santa Maria, quanto una Badia.
12
Per Santa Caterina (25 novembre), la neve alla collina (ovvero o neve o brina o tira fuori la fascina).
13
Per Santa Cristina (24 luglio), la sementa della saggina.
14
Per Santa Croce (14 settembre), pane e noce.
15
Per Santa Croce e San Cipriano semina in costa e semina in piano.
16
Per Santa Maria Maddalena (22 luglio) si taglia la vena.
17
Per Santa Maria, il marrone fa la cria.
18
Per Santa Teresa prepara la tesa (degli uccelli).
19
20
Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia.
21
Se vuoi la buona rapa, per Santa Maria (15 agosto) sia nata.

SANTE

1
Le donne son sante in chiesa, angele in istrada, diavole in casa, civette alla finestra, e gazze alla porta.

SANTI

1
Ai santi vecchi non gli si dà più incenso.
2
Alla scesa tutti i santi aiutano.
3
4
I santi non mangiano.
5
I santi nuovi metton da parte i vecchi.
6
I santi vecchi non fanno più miracoli.
7
In chiesa co' santi, e all'osteria co' ghiottoni.
8
La pazienza è la virtù degli asini o de' Santi.
9
Quando Dio non vuole, i Santi non possono.
10
Quando il grano è ne' campi, è di Dio e de' Santi; (o è di tutti quanti).
11
12

SANTITÀ

1
Danari e santità, metà della metà.
2
Denari e santità, metà della metà.

SANTO

1
A buona seconda (o alla china) ogni santo aiuta.
2
Avuta la grazia (o passata la festa) gabbato lo santo.
3
Chi ha il santo ha anche il miracolo.
4
Chi in corte è destinato, se non muor santo, muor disperato.
5
Il miracolo non fa il santo.
6
Il santo è grande e il miracolo è piccolo.
7
Il sugo non è santo, ma dove casca fa miracoli.
8
Lascia fare a Dio, ch'è Santo vecchio.
9
Non si crede al santo finché non ha fatto il miracolo.
10
Non v'è sabato santo al mondo, che la luna non sia al tondo.
11
Ognuno loda il proprio santo.
12
San Tommaso non sarai guardato, né da pan né da bucato, né da Santo affacendato, né da tessitora di sul Prato, ma sarai ben digiunato, tu ci vieni troppo a lato.
13

SAPENDO

1

SAPER

1
Bisogna star con lui un verno e un'està, chi vuol saper di quel ch'e' sa.
2
3
Chi vuol saper la verità, lo domandi alla purità.
4
L'uovo ne vuol saper più della gallina.
5
6
7
Per non saper fare un cartoccio fu impiccato un uomo a Firenze.

SAPERE

1
Affaticati per sapere e lavora per avere.
2
3
Chi vuol sapere quel che il suo sia non faccia malleverìa.
4
Ci sono tre specie di ignoranza: sapere niente, sapere male, sapere quello che non vale.
5
Colui è provvisto di poco sapere,che s'ammazza per quel che non può avere.
6
La fatica è la madre del sapere.
7
La meraviglia è figlia dell'ignoranza (e madre del sapere).
8
Non sapere distinguere il mosto dall'acquerèllo.
9
Non val sapere, a chi fortuna ha contra.
10
Per ben parlare e assai sapere, non sei stimato senza l'avere.
11
Per il troppo sapere l'uomo sbaglia.
12
Se i segreti vuoi sapere, cercali nel disgusto o nel piacere.
13
Val più un'oncia di sorte, che cento libbre di sapere.

SAPERLA

1

SAPERLE

1
Chi le porta è l'ultimo a saperle.

SAPERLI

1
I danari non bastano; bisogna saperli spendere.
2
I denari non bastano, bisogna saperli spendere.

SAPESSE

1
2
Se il giovane sapesse, e se il vecchio potesse, e' non c'è cosa che non sifacesse.
3
Se il lupo sapesse come sta la pecora, guai a lei.

SAPIENZA

1
La sapienza non sta nella barba.
2
Sapienza di pover uomo, bellezza di p... e forza di facchino non valgono un quattrino.
3
Val più un pugno di buona vita, che un sacco di sapienza.

SAPONE

1
Chi lava il capo all'asino, perde il ranno e il sapone.

SAPORE

1
Il panno al colore, il vino al sapore.
2
Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore, né domenica senza sapore, (o senza credo) né vecchio senza dolore.
3
Pan di sudore ha gran sapore.
4
Pane di sudore ha gran sapore.
5
Quando bisogna mangiare con le lacrime, nulla ha un buon sapore.
6
Se la pillola avesse buon sapore, dorata non sarebbe per di fuore.

SAPORI

1
Non desiderare i sapori de' signori.

SAPPI

1
Se ben tu fai, sappi a chi lo fai.

SAPPIA

1
La mano sinistra non sappia quel che fa la destra.
2
Non si fa cosa sotto terra, che non si sappia sopra terra.
3
Ogni tua guisa non sappia la tua camicia.
4
5
Se non vuoi che si sappia, non lo fare.

SAPPIAMO

1
A paragon del molto che ignoriamo, è men di un niente quanto noi sappiamo.

SAPPILA

1
Finché tu hai la detta, sappila conoscere.

SAPPILO

1
Vuoi tu un cuore smascherare? sappilo ben lodare.

SAPRAI

1
Servi a principe e a signore, e saprai cosdolore.

SAPUTO

1
Chi fa il saputo, stolto è tenuto.
2
Chi ha fatto la pentola, ha saputo fare anche il manico.

SARÀ

1
Chi ben serve non sarà mai ricco.
2
3
4
Chi dice mal dell'arte, non sarà de' consoli.
5
Chi non fu buon soldato, non sarà buon capitano.
6
Chi è tenuto savio di giorno, non sarà mai pazzo di notte.
7
Grave cura non ti punga, e sarà tua vita lunga.
8
Non ti rallegrar del mio duolo, chè quando il mio sarà vecchio, il tuo sarà nuovo.
9
Non vi sarà gran danno per nessuno, se ha un po' di male e di bene ciascuno.
10
San Tommè non è guardato né da pan né da bucato né da tessitora di sul Prato, ma sarà ben digiunato.
11
Se di novembre tuona, l'annata sarà buona.
12

SARAI

1
Amato non sarai se a te solo penserai.
2
3
4
San Tommaso non sarai guardato, né da pan né da bucato, né da Santo affacendato, né da tessitora di sul Prato, ma sarai ben digiunato, tu ci vieni troppo a lato.
5
Se pazienza ti manca e discrezione, nè buon servo sarai, nè buon padrone.
6
Se sei un uccello sarai spennato, se sei un asino sarai scorticato.

SARATTI

1
Batti il villano, e saratti amico.

SARDEGNA

1
In Sardegna non vi son serpenti, né in Piemonte bestemmie.

SARDINA

1
Vecchio che non indovina, non vale una sardina.

SARDINE

1

SAREBBE

1
2
3
Il Po non sarebbe Po, se l'Adda e il Ticin non ci mettesser co' (capo).
4
La pecora sarebbe buona se la bocca l'avesse in montagna ed il c... in campagna.
5
Quel che sarebbe grave, fa pazienza lieve.
6
7
Se la pillola avesse buon sapore, dorata non sarebbe per di fuore.
8
Se le cose si facessero due volte, l'asino sarebbe nostro.
9
Se non ci fosse il va' con Dio, bel mestier sarebbe il mio.
10

SAREBBERO

1
I ladri sarebbero pochi, se nessuno tenesse loro la mano.
2
3
Se l'orgoglio fosse un'arte, vi sarebbero molti maestri.

SAREMO

1

SARÌA

1

SARÒ

1

SARRIA

1
Si lu giùvini vulissi e lu vecchiu putissi, nun ci sarria cosa chi nun si facissi.

SARTO

1
Al sarto povero gli si torce l'ago.
2
Il sarto fa il mantello secondo il panno.

SASSATA

1
Meglio una sassata nella testa, che una ferita nell'onore.

SASSI

1
Chi ha tegoli di vetro non tiri sassi al vicino.
2
Chi ha testa (o cervelliera) di vetro non faccia a' sassi.
3
D'opinioni (o d'idee) e sassi ognun può caricarsi.
4
5
I Romaneschi nascono co' sassi in mano.
6
7

SASSO

1
Gettare il sasso e nascondere la mano.
2
Il vino nel sasso, ed il popone nel terren grasso.
3
Parola detta e sasso tirato non fu più suo.

SASSOSA

1
Chi lascia la via piana, va poi per la sassosa.

SATOLLA

1
Chi per altrui mano s'imbocca, tardi si satolla.
2
Non si satolla nessuno con l'uova bevute.
3
Un bel concerto di flauto e viola non satolla chi ha fame e non consola.

SATOLLI

1
Preti, frati, monache e polli non si trovan mai satolli.
2
Ragazzi e polli non si trovan mai satolli.

SATOLLO

1
Corpo satollo non crede al digiuno.
2

SAVÎ

1
2
3
I più savi, meno sanno.
4
Le donne arrivano i pazzi e i savi.
5

SAVIA

1
2
3
La savia femmina rifà la casa, e la matta la disfà.
4
5
Una testa savia ha la bocca chiusa.

SAVIE

1
Savie all'impensata e pazze alla pensata.

SAVIEZZA

1
Da un libro vuoto non si raccoglie saviezza.
2
E' gran saviezza risparmiar la vecchiezza.
3
La saviezza del marito e la pazienza della moglie fanno la pace e la felicitá delle famiglie.
4

SAVIO

1
A chi la va destra par savio.
2
3
Agli ulivi, un pazzo sopra (o da capo), e un savio sotto (o da piè).
4
Chi cammina un miglio pazzo, non torna a casa (o alla porta) savio.
5
Chi non è savio, paziente e forte, si lamenti di sé, non della sorte.
6
7
Chi è savio, non è sempre sicuro.
8
Chi è savio, si conosce al mal tempo.
9
Chi è tenuto savio di giorno, non sarà mai pazzo di notte.
10
Dio ci guardi da errore di savio.
11
Dopo il fatto ognuno è savio.
12
E' meglio errar con molti ch'esser savio solo.
13
E' sa meglio il pazzo i fatti suoi, che il savio quelli degli altri.
14
Fatica e diverrai savio.
15
Il nemico ti fa savio.
16
Il pazzo fa la festa, e il savio se la gode.
17
18
19
La lode giova al savio e nuoce al matto.
20
Le facoltà fanno parere ardito chi non è, e savio chi non sa.
21
Ne sa più un matto in casa propria che un savio in casa d'altri.
22
Più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri .
23
Sanno più un savio e un matto, che un savio solo.
24
25
Secondo i beni sia la dispensa; il savio lo crede, il pazzo non ci pensa.
26