Proverbi Italiani

Selezione dei più noti detti popolari italiani




QUANT

1
Acquerello e parole se ne fa quant'un vuole.
2
Chi ha passato il guado, sa quant'acqua tiene.

QUANTA

1
Tanta bocca ha il barile, quanta la botte.

QUANTE

1
Figliuole e frittelle; quante più se ne fa, più vengon belle.
2
3
4

QUANTI

1
2
3
Quando il grano è ne' campi, è di Dio e de' Santi; (o è di tutti quanti).
4
5
Quanti vanno alla forca che non n'hanmalcolpa!.

QUANTO

1
A paragon del molto che ignoriamo, è men di un niente quanto noi sappiamo.
2
Al buio la villana è bella quanto la dama.
3
Alla fin del gioco, tanto va nel sacco il re quanto la pedina.
4
Alla morte e al pagamento indugia quanto puoi.
5
Casa fatta e vigna posta, mai si paga quanto costa..
6
7
Chi dorme quanto può, non dorme quanto vuole.
8
Chi ha guidato la sposa a casa, sa quanto dura il pianto d'una femmina.
9
Chi non stima altri che sé, è felice quanto un re.
10
Di qui a cent'anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa.
11
E' meglio mangiare quanto s'ha, che dire quanto si sa.
12
Il magnano tanto salta con le bolge quanto senza.
13
In anno pieno il grano è fieno, in anno malo la paglia vale quanto il grano.
14
L'arcolaio, quanto più è vecchio, e meglio gira.
15
L'avaro è come l'idropico; quanto più beve, più ha sete.
16
La catena tanto lega il padrone quanto lo guarda.
17
18
Le gioie valgono quanto s'apprezzano.
19
Le mura, per quanto forti, non possono impedire il volo del pensiero.
20
21
Non s'apprezza ben redato, quanto ben da sé acquistato.
22
Non v'è pensier penoso, quanto onore e povertà.
23
Ognuno sa quanto corre il suo cavallo.
24
Per quanto puoi tieni di casa fuori gli intriganti, i curiosi e i seccatori.
25
Per San Donato (7 agosto), l'inverno è nato; per San Lorenzo, gli è grosso come un giovenco; per Santa Maria, quanto una Badia.
26
27
Quando canta il botto (cioè la state, quando canta il ranocchio), rasciuga un dì quanto non piove in otto (ovvero rasciuga più in un dì che il verno in otto).
28
29
30
31
32
Quanto più s'ama, meno si conosce.
33
Quanto più s'invecchia e più cresce la soma.
34
Quanto più si frega la schiena al gatto, più rizza la coda.
35
Quanto più si vede, e meno si crede.
36
37
Solo dir posso ch'è mio, quanto godo e do per Dio.
38
39
Tanto beve l'oca quanto il papero.
40
Tanto caca un bue, quanto un uccellino.
41
42
43
Tanto mangia il povero quanto il ricco.
44
Tanto ne va a chi tiene, quanto a chi scortica.
45
Tanto sa altri quanto altri.
46
47
48
49
Tanto è il mal che non mi nuoce, quanto il ben che non mi giova.
50
Tanto è il troppo quanto il troppo poco.
51
Tanto è l'amore, quanto è l'utile.
52
Tanto è morir di male, quanto d'amore.
53
54
Trista quella ca' che mangia quanto ha.

QUARANTA

1
Quarto (o terzo) aprilante quarantadurante.
2
Terzoaprilante, quarantadurante.

QUARESIMA

1
Carnevale o quaresima, per me è la medesima.
2
3
L'amore di carnevale muore in quaresima.
4
Quando il padre fa carnevale, ai figlioli tocca far quaresima.
5
Tal pensa salvarsi a pasqua, che è preso a mezza quaresima.
6

QUARTANA

1
Al leone sta bene la quartana.

QUARTI

1
Delle cose che tu vedi, sbattine tre quarti: e di quelle che tu senti, sbattine più.

QUARTO

1

QUASI

1
2
3
Le donne quasi tutte per parer belle le si fanno brutte.
4

QUATTR

1

QUATTRIN

1
Chi ha pazienza, ha i tordi grassi a un quattrin l'uno.
2
Quattrin sotto il tetto, quattrin benedetto.
3
Un carro di fastidi non paga un quattrin di debito.
4
Un quattrin di carta, una penna e un danaro d'inchiostro fanno apparir d'un uomo un mostro.

QUATTRINI

1
A' cattivi vicini non gli prestar quattrini.
2
Chi gioca a' trionfini, perde la pazienza e i quattrini.
3
Chi ha quattrini (o danar) da buttar via, metta l'opre e non ci stia.
4
Chi ha quattrini conta e chi ha bella moglie canta.
5
Chi ha quattrini, ha tutto.
6
Chi ha quattrini, non ha cuore.
7
Chi mostra i quattrini mostra il giudizio.
8
Chi non ha quattrini, non abbia voglie.
9
Chi trova una chiave, trova due quattrini, ma chi la perde, perde due carlini.
10
Dove son corna, son quattrini.
11
I quattrini bianchi vanno conservati per i giorni neri.
12
I quattrini dell'avaro due volte vanno al mercato.
13
I quattrini non hanno gambe ma corrono.
14
I quattrini non sono ogni cosa.
15
16
Quattrini e amicizia rompon le braccia alla giustizia.
17
Quattrini e fede, meno ch'un si crede.
18
Sanità senza quattrini è mezza malattia.
19
Uomo senza quattrini è un morto che cammina.

QUATTRINO

1
A quattrino a quattrino si fa il fiorino.
2
Il quattrino fa cantare il cieco.
3
La fortuna, il fatto, e il destino, non vagliono un quattrino.
4
5
Sapienza di pover uomo, bellezza di p... e forza di facchino non valgono un quattrino.
6
Se le donne fossero d'oro, non varrebbero un quattrino.
7
Tale dà un consiglio altrui per uno scudo, che nol torrebbe per un quattrino.
8
Una berretta manco o più, è un quattrino di carta l'anno, poco ti costano, e amici ti fanno.
9
Una ghirlanda costa un quattrino, e non istà bene in capo a ognuno.

QUATTRO

1
A cacciare un morto ce ne vuol quattro; a cacciare un vivo ce ne voglion ventiquattro.
2
Chi ha quattro e spende sette, non ha bisogno di borsette.
3
4
Con ognun fa' patto, coll'amico fanne quattro.
5
Da quattro cose l'uomo si fa capire: dal parlare, mangiare, bere e vestire.
6
7
E' cade anche un cavallo che ha quattro gambe.
8
E' vero (o chiaro, evidente) come due e due fanno quattro (o come quattro e quattro fanno otto).
9
10
Le ragazze piangono con un occhio, le maritate con due, e le monache con quattro.
11
12
Nel febbraio la beccaccia fa il nido, nel marzo tre o quattro, nell'aprile pieno il covile, nel maggio tra le frasche, nel giugno come un pugno, nell'agosto non ucciderla al corso.
13
Non dir quattro se non l'hai nel sacco.
14
Per fare un buon campo ci vuole quattro m: manzi, moneta, merda e mano.
15
16
Quando la mora è nera, un fuso per sera; quando l'è nera affatto, filane tre o quattro.
17
Quattro lagrimette, quattro candelette.
18
19
Tre donne fanno un mercato e quattro una fiera.
20
Tre figlie e una madre, quattro diavoli per un padre.
21
Uno, nessuno: due come uno; tre così così; quattro il diavolo a quattro.
22

QUEI

1
Da quei tai che non ridon mai,
2
Il ciel ne guardi dalla tosse e da quei che ha il pelo rosso e dal verme di finocchio e da quei ch'hanno un solo occhio.
3
4
5
6
7
Quei che secca gli è quei che becca.
8

QUELL

1
2
3
Tristo a quell'avere che il suo signor non vede.
4
Tristo è quell'uccello che ha bisogno dell'altrui penne per volare.
5

QUELLA

1
2
Anche lui era di quella "gente che non hanno nemmeno un padrone."
3
Basta quella casa che un battitor sol ha.
4
Beata quella casa che di vecchio sa.
5
Beata quella casa che v'è cherica rasa.
6
Beata quella casa dovcarne secca.
7
Beata quella città che ha principe che sa.
8
Beata quella sposa, che fa la prima tosa.
9
10
Cattiva è quella lana che non si può tingere.
11
Chi si ripara sotto la frasca, ha quella che piove e quella che casca.
12
Di quella misura che misurerai gli altri, sarai misurato tu.
13
Dio ti guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia.
14
Dove non basta la pelle del leone, bisogna attaccarvi quella della volpe.
15
Grama quella ca', dove soldato o prete va.
16
17
Guai a quella casa dove la famiglia s'accorda.
18
Guai a quella famiglia che non ha vecchi per molto senno e per età.
19
In casa dell'amico ricco sempre ammonito; in quella dell'amico povero, sempre lodato.
20
L'ultima rendita è quella dei minchioni.
21
La nebbia di marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane e il vino.
22
La neve di gennaio diventa sale, e quella d'aprile farina.
23
La peggio carne a conoscere è quella dell'uomo.
24
La peggior rota è quella che cigola.
25
La peggior ruota del carro è quella che stride (o cigola).
26
La porta di dietro è quella che ruba la casa.
27
28
Matta è quella pecora che si confessa al lupo.
29
Melensa è quella mano che non mangia a spese del villano.
30
31
Non c'è la peggior minestra che quella de' frati.
32
Non v'è la peggio stretta di quella della falce.
33
Povera quella bocca che mangia con la rocca.
34
35
Trist'a quella bocca (o musa) che non sa trovar la scusa.
36
Trist'a quella state, che ha saggina e rape.
37
Trista a quella casa che ha bisogno di puntelli.
38
39
Trista quella ca' che mangia quanto ha.
40
Tutte le bocche son sorelle: ed aggiungesi da quella del lupo in fuori, che vuole tutto per sé.

QUELLE

1
Delle cose che tu vedi, sbattine tre quarti: e di quelle che tu senti, sbattine più.
2
3
4
L'agnello umile succhia le mammelle della propria madre e quelle degli altri.
5
L'oro schiude le porte della terra e la virtù quelle del cielo.
6
7

QUELLI

1
Chi guarda i nemici, li grida più di quelli che sono.
2
E' non son tutti uomini quelli che pisciano al muro.
3
E' sa meglio il pazzo i fatti suoi, che il savio quelli degli altri.
4
Gli errori dei medici li ricopre la terra, quelli dei ricchi il denaro.
5
6
7
I giuramenti degli innamorati sono come quelli dei marinari.
8
I maestri son quelli che fanno le cose bene.
9
10
I peccati e i debiti son sempre più di quelli che si crede .
11
12
I più matti di casa, a volte son quelli che s'appongono.
13
Nella terra del tiranno trist' a quelli che vi stanno.
14
Non doventan porri se non quelli che si trapiantano.
15
Ognuno si crede senza vizio perché non ha quelli degli altri.
16
Quando si è belli si è sempre quelli.
17
18
Val più un piacere da farsi che cento di quelli fatti.