Proverbi Italiani

Selezione dei più noti detti popolari italiani




PORTASSE

1

PORTATA

1
Chi ha portata la tonaca puzza sempre di frate.

PORTATO

1
Chi è portato giù dall'acqua, s'attacca a ogni spino.

PORTE

1
2
3
Il martello d'argento spezza le porte di ferro.
4
L'oro schiude le porte della terra e la virtù quelle del cielo.
5
La bellezza dura fino alle porte, la bontà fìno alla morte.
6
Martello d'oro non rompe le porte del cielo.
7
Tutto fai, ma la casa con due porte mai.

PORTI

1
2
Bacchettoni e collitorti, che il diavol se li porti.
3
Chi ha il lupo per compare, porti il cane sotto il mantello.
4
Chi ha la volpe per comare, porti la rete a cintola.
5
Chi ha poco panno, porti il vestito corto.
6
7
Ci vuole un'oncia di fortuna, e un diavol che porti.
8
Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po' più in là.

PORTO

1
Al fare, in mare al tondo in porto, perché a' 15 non si faccia torto.
2
3
4
5

PORTOGALLO

1

PORZIA

1

POSA

1
Chi altri tribola, sé non posa.
2
Il male non istà sempre dove si pone (o si posa), se non sopra i gobbi.
3
Nessuno ha piú libertà della mosca, che si posa persino sul naso di un re.
4
Pisa, pesa per chi posa.

POSANO

1
Le mosche si posano sopra alle carogne.

POSI

1

POSSA

1
Che tu possa vincere un ambo al lotto!
2
Chi arde e non lo sente, arder possa infino al dente.
3
4
5
Il peso degli anni è il maggior peso che l'uomo possa portare.
6
Non si sta mai tanto bene che non si possa star meglio, né tanto male che non si possa star peggio.
7

POSSEDERLA

1
Il silenzio è la più bella qualità dell'ignorante, ma possederla non significa essere ignorante.

POSSESSION

1
Casa fatta, possession disfatta.

POSSESSIONI

1
Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno.

POSSIEDE

1
2
L'avaro più che possiede più è mendico.
3
La ricchezza non s'acquista senza fatica, non si possiede senza timore, non si gode senza peccato, non si lascia senza dolore.
4
Più rara cosa il mondo non possiede, che la città dove il Leon risiede.

POSSO

1
Solo dir posso ch'è mio, quanto godo e do per Dio.

POSSON

1
Amori, dolori e danari non posson star celati.
2
Dio, genitori e maestri non si posson mai ricompensare.

POSSONO

1
2
Le mura, per quanto forti, non possono impedire il volo del pensiero.
3
Quando Dio non vuole, i Santi non possono.
4
5
Tutti non possono aver la casa in piazza.
6
Tutti non possono stare a messa vicino al prete.

POSTA

1
2
Casa fatta e vigna posta, non si sa quel che la costa.

POSTIGLIONE

1
Il danaro viene in casa con lo zoppo e si parte col postiglione.

POSTO

1
Chi vuole il buon bacato, per San Marco o posto o nato.
2
Le parole piglian poco posto.

POTA

1
2
Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia.
3
Chi pota di maggio e zappa d'agosto, non raccogliepanemosto.
4
In montagna chi non vi pota non vi magna.
5

POTAR

1

POTATO

1
Chi vuole un buon potato, più un occhio e meno un capo.

POTATORE

1

POTENTE

1
Al più potente ceda il più prudente.

POTENTI

1

POTER

1

POTERE

1
Il denaro è un compendio del potere umano.
2
Per più non potere, l'uomo si lascia cadere.
3
Volere è potere.

POTESSE

1
Se il giovane sapesse, e se il vecchio potesse, e' non c'è cosa che non sifacesse.

POTESSERO

1

POTESTÀ

1
Birro, potestà e messo, tre persone e un birro stesso.
2
Il potestà nuovo manda via il vecchio.
3
Quando il villano è alla città, gli par d'essere il potestà.

POTRAI

1
Da fuco ti guarderai, ma da uomo cattivo non potrai.

POVER

1
Alla prim'acqua d'agosto pover'omo ti conosco (ovvero il caldo s'è riposto).
2
3
Disegno di pover uomo, mai non riesce.
4
Il pover'uomo non fa mai ben: se muor la vacca, gli avanza il fien; se la vacca scampa, il fien gli manca.
5
Sacco rotto non tien miglio, pover'uom non va a consiglio;
6
Sapienza di pover uomo, bellezza di p... e forza di facchino non valgono un quattrino.

POVERA

1
Chi nasce bella, non è in tutto povera.
2
Fammi povera, ti farò ricco.
3
4
Mamma mia sempre, ricca o povera che tu sia.
5
Povera la donna che si pente d'essere stata buona!
6
Povera quella bocca che mangia con la rocca.
7

POVERELLI

1
Quando le noci vengono a mucchiarelli, la va bene pei richi e i poverelli.

POVERETTA

1
L'ago e la pezzetta mantien la poveretta.

POVERETTI

1
Alleva i tuoi figli poveretti, se tu li vuoi ricchi e benedetti.
2
E' meglio dir poveretto me, che poveretti noi.
3
Fidati più de' poveri poveretti che dei signori.

POVERETTO

1
E' meglio dir poveretto me, che poveretti noi.
2
Se ti trovi dal bisogno stretto, prima che dagli altri vai dal poveretto.

POVERI

1
2
Chi non ha poveri o matti nel parentato, è nato o di lampo o di tuono.
3
4
Danari di poveri e arme di poltroni si veggono spesso.
5
Della superbia de' poveri il diavolo se ne netta il sedere.
6
Fidati più de' poveri poveretti che dei signori.
7
I debiti dei poveri fanno un gran fracasso.
8
I poveri cercano il mangiare per lo stomaco, ed i ricchi lo stomaco per il cibo.
9
I poveri hanno le braccia corte.
10
I poveri mantengono la giustizia.
11
I poveri non hanno parenti.
12
I poveri s'ammazzano, e i signori s'abbracciano.
13
I poveri sono i primi alle forche, e gli ultimi a tavola.
14
Il bene de' poveri dura poco.
15
L'estate è la madre de' poveri.
16
17
Mentre gli altri si sollazzano nel carnevale, a' poveri tocca faticare per vivere.
18
19
20
Sogni de' Principi, ricchezze di poveri.
21

POVERINI

1
cavalligiardini, non son pe' poverini.
2
Per la ragion di Stato e di confini, son rovinati ricchi e poverini.

POVERINO

1
A San Martino la sementa del poverino.
2

POVERISSIMI

1
L'altissimo di sopra ne manda la tempesta, l'altissimo di sotto ne mangia quel che resta, e in mezzo a due altissimi restiamo poverissimi.

POVERO

1
Al sarto povero gli si torce l'ago.
2
C'è il povero di Dio, e quello del diavolo.
3
Chi dice a un povero uom dabbene, gli fa una grande ingiuria.
4
Chi fa tutte le feste, povero si veste.
5
6
Da San Martino a Natale, ogni povero sta male.
7
E' meglio puzzar di porco, che di povero.
8
E' meglio servire un ricco avaro, che un povero liberale.
9
Fammi fattore un anno, se sarò povero mio danno.
10
Guardati da alchimista povero.
11
I danari servono al povero di beneficio, e all'avaro di supplicio.
12
Il generoso si crede ricco e l'avaro povero.
13
Il pane del povero è sempre duro.
14
Il povero mantiene il ricco.
15
Il povero non guasta il galantuomo.
16
In casa dell'amico ricco sempre ammonito; in quella dell'amico povero, sempre lodato.
17
L'ira fa il ricco odiato e il povero disprezzato.
18
La pecora è per il povero, non il povero per la pecora.
19
Non si può dire a uno peggio che dirgli povero.
20
Poverominchione non ti far mai.
21
22
Povero è chi ha bisogno.
23
Povero è quello che desidera assai.
24
Quando il povero dona al ricco, il diavolo se la ride.
25
Quando piove per San Filippo (26 maggio) il povero non ha bisogno del ricco.
26
27
Tanto mangia il povero quanto il ricco.

POVERONE

1
Uomo poltrone, uomo poverone.

POVERONI

1
I fichi bodoloni, fanno di grandi poveroni.

POVERTÀ

1
A grassa cucina povertà vicina.
2
Chi cade in povertà, perde ogni amico.
3
Chi l'uomo soccorre in povertà ridotto, presta il denaro a Dio con grosso frutto.
4
In povertà è sospetta la lealtà.
5
L'ignoranza é la peggiore delle povertà.
6
La povertà gastiga il ghiotto.
7
La povertà mantiene la carità.
8
La povertà è fedel servitore.
9
La povertà è il più leggero di tutti i mali.
10
Non v'è pensier penoso, quanto onore e povertà.
11
Povertà non fa vergogna.
12
Povertà non è vizio.
13
Povertà, fa viltà (ovvero fa l'uomo vile).
14
Povertà, madre di sanità.
15
Ricchezza mal disposta, a povertà s'accosta.

POZZA

1
Chi ha bevuto al mare, può bere alla pozza.

POZZATELLI

1
Aria a fette, lampi e saette; aria a scalelli, acqua a pozzatelli; aria pecorina, se non piove la sera piove alla mattina; aria a pane, se non piove oggi, pioverà domane.

POZZO

1
2
Le secchie si mettono a combattere col pozzo, e ne portano la testa rotta.
3
Opera fatta, maestro in pozzo.
4
Tante volte al pozzo va la secchia, ch'ella vi lascia il manico o l'orecchia.

PRÀ

1
A San Barnabà (11 giugno) la falce al prà, o piglia la falce, e in Maremma va.
2
Chi disfà bosco e prà, si fa danno e non lo sa.
3
Chi ha un buon prà, ha un tesoro e non lo sa.

PRANZO

1
2
Pranzo di parata, vedi grandinata.

PRATA

1

PRATI

1
Chi ha denari e prati, non son mai impiccati.
2
Danari, boschi e prati, entrate per preti e frati.
3
Nei mesi errati non seder sopra i prati.

PRATICA

1
Altro è la pratica, altro è la grammatica.
2
3
Chi molto pratica, molto impara.
4
Chi pratica co' gran maestri, l'ultimo a tavola e il primo a' capestri.
5
6
Chi pratica lo zoppo impara a zoppicare.
7
8
La pratica val più della grammatica.
9
10
Val più la pratica che la grammatica.

PRATICARE

1
Chi sa favellare, impari a praticare.

PRATICELLO

1
Dio manda l'agnello e poi il suo praticello.

PRATICHI

1
Dimmi chi pratichi, e ti dirò chi sei.
2
Dimmi con chi vai (o bazzichi o pratichi) e ti dirò chi sei.

PRATICO

1
Non ti maneggio, se non ti pratico.
2
Se devi morire, cerca un boia pratico.

PRATO

1
A Prato c'è più preti, che a Pistoia staia.
2
Il buon soldato esce dal prato.
3
San Tommaso non sarai guardato, né da pan né da bucato, né da Santo affacendato, né da tessitora di sul Prato, ma sarai ben digiunato, tu ci vieni troppo a lato.
4
San Tommè non è guardato né da pan né da bucato né da tessitora di sul Prato, ma sarà ben digiunato.