Proverbi Italiani

Selezione dei più noti detti popolari italiani




COSCIENZA

1
Chi non ha coscienza, non ha vergognascienza.
2
Coscienza di mugnai (o di fornai), coscienza d'osti.
3
Dove lega la ragione coscienza pugne.
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5
La coscienza vale per mille accusatori e per mille testimoni.
6
La coscienza è come il solletico. (Chi lo cura, e chi no).
7
Molti fanno prima la roba e poi la coscienza.
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Molti hanno la coscienza dove i corbelli hanno la croce.
9
Molti hanno la coscienza si larga. che avanza una nave di chiesa.
10
Poca scienza e molta coscienza.

COSE

1
A due cose è bene indugiare, a morire e a pagare.
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5
Aver fame e non gradire, aver sonno e non dormire, aver fretta e non venire, son tre cose da morire.
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Da quattro cose l'uomo si fa capire: dal parlare, mangiare, bere e vestire.
9
Delle cose che tu vedi, sbattine tre quarti: e di quelle che tu senti, sbattine più.
10
Delle cose incerte non si fa legge.
11
Di cose fuori di credenza, non fare isperienza.
12
Di tre cose il diavolo si fa insalata, di lingua d'avvocati, di dita di notaj, e la terza è riservata.
13
Di tre cose si rallegra il cuore: la concordia dei fratelli, l'amore dei vicini, l'accordo di marito e moglie.
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Il bisogno fa dir gran cose.
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La fame e il suono fan le cose maggiori di quel che sono.
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La fede degli uomini, il sogno e il vento son cose fallaci.
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Le cose non sono come sono, ma come si vedono.
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Le cose rare son le più care.
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Le cose vanno a chi non sa apprezzarle.
29
Le cose vanno fatte quando se ne sente il bisogno.
30
Le lodi umane son cose vane.
31
Lo sdegno fa far di gran cose.
32
Molte cose il tempo cura che la ragione non sana.
33
Non dir le cose tue né ad uom senza barba, né a donna senza petto.
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Tra la bocca e il boccone mille cose accadono.
37
Tre cose cacciano l'uomo di casa, il fumo, la casa mal coperta e la ria femmina.
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Tre cose simili; prete, avvocato e morte. Il prete toglie dal vivo e dal morto; l'avvocato vuol del diritto e del torto; e la morte vuole il debole e il forte
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Tutte le cose vengono al palio.
51
Una giovine in mano a un vecchio, un uccello in mano a un ragazzo, un cavallo in mano a un frate, son tre cose strapazzate.

COSÍ

1
Anche la gente accorta erra, ma non cosí spesso come la sciocca.
2
Come farai, così avrai.
3
Come la fortuna toglie, così dà.
4
Il diavolo non è così brutto come si dice (o come lo si dipinge).
5
Marito e figli come Dio te gli dà così te gli piglia.
6
7
Non c'è libro cosi' cattivo che non abbia qualcosa di buono.
8
Non v'è errore cosí madornale che non trovi uditori e applausi.
9
Non vi sono frutti così duri che il tempo non maturi.
10
Uno, nessuno: due come uno; tre così così; quattro il diavolo a quattro.

COSIMO

1
Per San Cosimo e Damiano (27 settembre), ogni male fia lontano.

COSSA

1

COSTA

1
Alle volte costa più la salsa che il coniglio.
2
Caro costa la vigna della costa.
3
4
Casa fatta e vigna posta, non si sa quel che la costa.
5
Costa più un viziolo che un figliuolo.
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7
Ma chi va a vederla, ben gli costa.
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9
Per Santa Croce e San Cipriano semina in costa e semina in piano.
10
Quello che si acquista con maggior fatica, costa piú caro.
11
Una ghirlanda costa un quattrino, e non istà bene in capo a ognuno.

COSTANO

1
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3
Una berretta manco o più, è un quattrino di carta l'anno, poco ti costano, e amici ti fanno.

COSTO

1
Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo.
2
Il costo fa perdere il gusto.
3
Invito d'oste non è senza costo.

COSTRETTO

1
Nobile coraggio fa il bene senza esserci costretto.

COSTRINGE

1
Chi lo letamina l'ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene.

COSTURE

1
Chi non è uso a portar le brache, le costure gli danno noja.
2
La roba va alla roba, e i pidocchi alle costure.

COTTA

1
2
Ch'io cuoco, e cotta su uno stecco inforco.
3
4
Tra mal d'occhio e l'acqua cotta, al padron non gliene tocca.

COTTE

1
Chi non è alle sue nozze, o che son crude o che son troppo cotte.
2
Erba cruda, fave cotte, si sta mal tutta la notte.
3
Lavoro fatto di notte non val tre pere cotte.
4
5
Tempo rimesso (o rifatto) di notte, non val tre pere cotte.

COTTO

1
Ogni buon cotto a mezzo torna.
2
Quando uno ha disgrazia, gli va sul cotto l'acqua bollita.

COVA

1
La gallina cova male fuori dal suo nido.
2
Mal cova la gallina fuor del nido.
3
4
Sotto il buon prezzo ci cova la frode.

COVELLI

1

COVILE

1
Aprile cava (o esce) la vecchia dal covile.
2
Aprile, esce la vecchia dal covile; e la giovane non vuole uscire.
3
Nel febbraio la beccaccia fa il nido, nel marzo tre o quattro, nell'aprile pieno il covile, nel maggio tra le frasche, nel giugno come un pugno, nell'agosto non ucciderla al corso.

COVO

1
Rovo, in buona terra covo.

COZZA

1
Per pazza gelosia che lo martella, cozza il toro col toro, e lo sbudella.

CRAI

1
Di crai in crai si pasce la cornacchia.

CREANO

1

CREANZA

1
Chi ha creanza, se la passa bene, chi non ne ha, se la passa meglio.
2
La presunzione è figlia dell'ignoranza e madre della mala creanza.
3

CREATORE

1
Chi vuol contento il cuore ami il suo creatore.

CREATURA

1
Il denaro è di cattiva natura perchè acceca ogni creatura.
2
Ogni creatura, ha la sua natura.

CREDE

1
A chi ben crede, Dio provvede.
2
A chi non crede non prestar fede.
3
A chi s'ama si crede.
4
Alle volte si crede trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo.
5
Chi ama crede.
6
Chi asino è e cervo esser si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
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8
Chi crede senza pegno non ha ingegno.
9
Chi fa quel che non deve, gli intervien quel che e' non crede.
10
11
Chi mai non andò fuori dal guscio ov'è nato diventa facilmente superbo; non trova il buono che in casa sua, e si crede essere sopra gli altri.
12
Chi monta più alto ch'e' non deve, cade più basso ch'e' non crede.
13
Chi non crede alla buona madre, crede poi alla mala matrigna.
14
Chi non crede esser matto, è matto spacciato.
15
Chi non va non vede; chi non prova, non crede.
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17
Chi Roma non vede, nulla non crede.
18
Chi tosto crede, ha l'ale di farfalla.
19
Chi tosto crede, tardi si pente.
20
Chi è asino e cervo si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
21
Chi è in peccato, crede che tutti dicano male di lui.
22
23
Com' più si vede, manco si crede.
24
Corpo satollo non crede al digiuno.
25
Dove non si crede, l'acqua rompe.
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27
I peccati e i debiti son sempre più di quelli che si crede .
28
Il generoso si crede ricco e l'avaro povero.
29
30
La virtù sta di casa dove meno si crede.
31
Matta è la donna che nell'uomo crede, che ne' calzoni si porta la fede.
32
Non si crede al santo finché non ha fatto il miracolo.
33
Occhio non vede, cuore non duole (tosc. cuore non crede)
34
Ognun crede quel che desidera.
35
Ognuno si crede senza vizio perché non ha quelli degli altri.
36
Quanto più si vede, e meno si crede.
37
Quattrini e fede, meno ch'un si crede.
38
Quel che non si crede buono, è sempre cattivo.
39
Se v'è in paese una buona moglie, ciascuno crede che sia la sua.
40
Secondo i beni sia la dispensa; il savio lo crede, il pazzo non ci pensa.
41
Si crede più il male del bene.
42
43
Trist'e guai, chi crede troppo e chi non crede mai.

CREDENDO

1
Lo stolto credendo segnarsi con un dito si dà nell'occhio.

CREDENZA

1
Chi dà a credenza spaccia assai, perde l'amico e denar non ha mai.
2
Credenza è morta, il mal pagar l'uccise.
3
Di cose fuori di credenza, non fare isperienza.
4
Il buon giudice, spesso udienza, raro credenza.

CREDER

1
Agli amanti fiora non gli creder mai.
2
Non creder lode a chi suo caval vende, né a chi dar moglie intende.
3
4
Quel che vedi, poco credi; quel che senti non creder niente.
5

CREDERE

1
A credere al compagno vai bel bello.
2
Il credere e il bevere inganna le donne e i cani.
3

CREDERSI

1
E' assai comune usanza, il credersi persona d'importanza.

CREDESI

1
Credesi il falso al verace, negasi il vero al mendace.

CREDI

1
2
Credi agli anni.
3
Credi al vantatore, come al mentitore.
4
Quel che vedi, poco credi; quel che senti non creder niente.

CREDIAMO

1
Quando crediamo d'essere a cavallo siamo per terra.

CREDITO

1
Chi ha debito ha credito.
2
3
Debito vuol dir credito.
4
Fa prima il credito, e poi va a dormire.

CREDITOR

1
Il creditor di scuse non si appaga; piange il villan ma al fin pur sempre paga.

CREDITORE

1
Oggi creditore, domani debitore.

CREDITORI

1
I creditori hanno miglior memoria dei debitori.

CREDO

1
Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore, né domenica senza sapore, (o senza credo) né vecchio senza dolore.

CREDONO

1

CREDUTA

1
Barba canuta non è creduta, s'egli è rapà e' dice la verità.

CREDUTO

1
All'uom che è grato tutto va creduto.
2
Chi tristo non è tenuto, se fa mal non è creduto.
3
Il bugiardo conosciuto (o chi per bugiardo è conosciuto), da nessuno è mai creduto.
4
Il male è presto creduto.
5
Quand'uno per bugiardo è conosciuto, anche se dice il ver non è creduto.