Proverbi Italiani

Selezione dei più noti detti popolari italiani




CERTA

1
Arme certa alla bandiera.
2
Le donne sono una certa mercanzia da non le tener troppo in casa.

CERTANE

1
Le cane son vane, e le rappe sono certane.

CERTO

1
Amico certo, si conosce nell'incerto.
2
Fatto un certo che, la roba si fa da sé (ovvero la roba vien da sé).
3
L'amico certo si conosce nell'incerto.
4
Non v'è termine più certo e meno inteso della morte.

CERTOSA

1
Alla Certosa è un cert'uso, chi vi va e non ha fretta, tocca un pane e una mezzetta.

CERVEL

1
Chi si fida di greco, non ha il cervel seco.

CERVELLI

1
A chi prende moglie ci voglion due cervelli.
2
3
Tante teste, tanti cervelli.
4
Varii sono degli uomini i cervelli: a chi piace la torta, a chi i tortelli.

CERVELLIERA

1
Chi ha testa (o cervelliera) di vetro non faccia a' sassi.

CERVELLO

1
A chi parla poco, basta la metà del cervello.
2
A testa bianca spesso cervello manca.
3
Al canto l'uccello, al parlare il cervello.
4
All'uom dabbene avanza la metà del cervello, al tristo non sta tutto (ovvero non basta quello che ha).
5
Bella testa è spesso senza cervello.
6
Capo grosso, cervello magro.
7
Chiretta al cervello degli altri butta via il suo.
8
Chi prende moglie perde la metà del cervello; l'altra metà se ne va in radici.
9
Col mutar paese non si muta cervello.
10
Con poco cervello si governa il mondo.
11
Con un po' di cervello si governa il mondo.
12
Del cervello ognuno si pensa d'averne più che parte.
13
Grossa testa non fa buon cervello.
14
Guai a chi dell'alchimia si innamora, perde il tempo, il cervello, e va in malora.
15
I travagli fan tornare il cervello a bottega.
16
Le donne hanno lunghi i capelli e corto il cervello.
17
Non istà bene gran berretta a poco cervello.
18
Scarpa grossa, cervello fino.
19
Tutto il cervello non è in una testa.

CERVI

1
I cervi non comandano a' leoni, ma i leoni a' cervi.
2
Meglio un esercito di cervi sotto il comando di un leone, che un esercito di leoni sotto il comando di un cervo.

CERVIONA

1
Le donne hanno l'anima attaccata al corpo con la colla cerviona.

CERVO

1
Chi asino è e cervo esser si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
2
Chi è asino e cervo si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
3
Di vacca non nasce cervo.
4
Meglio un esercito di cervi sotto il comando di un leone, che un esercito di leoni sotto il comando di un cervo.
5
O servi come servo, o fuggi come cervo.

CESARE

1
Quel ch'è di Cesare è di Cesare.

CESSAR

1
Piccola acqua fa cessar gran vento.

CESTO

1
Chi non si contenta dell'onesto, perde il manico ed il cesto.
2
Gran pesto fa buon cesto.
3
Quando marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio.

CHÉ

1
Dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io.
2
Date da bere al prete ché il chierico ha sete.
3
4
Govèrnati a tuo modo, ché non ti dorrà la testa.
5
Metti la roba in un cantone, ché viene tempo ch'ella ha stagione.
6
Non ti rallegrar del mio duolo, chè quando il mio sarà vecchio, il tuo sarà nuovo.
7
muli, né mulini, né compari cittadini, ne luoghi intorno ai fiumi, né beni di comuni, non te ne impacciar mai, ché te ne pentirai.
8
Più da noi è bramato, chè più ci vien negato.
9
10

CHERICA

1
Beata quella casa che v'è cherica rasa.

CHERICO

1
Ogni prete può menare il cherico.

CHETA

1
L'acqua cheta rovina i ponti.
2

CHETI

1

CHI

1
A ben s'appiglia, chi ben si consiglia.
2
3
4
A chi compra non bastano cent'occhi; a chi vende ne basta uno solo.
5
A chi consiglia non gli duole il capo.
6
A chi Dio non dà figliuoli, il diavolo gli dà dei nipoti.
7
A chi Dio vuol bene la casa gli piace.
8
A chi duole il dente, se lo cava.
9
A chi fa bottega gli bisogna dar parole ad ognuno.
10
A chi fa casa (o s'accasa) la borsa resta rasa.
11
A chi fa il pane e staccia non gli si ruba focaccia.
12
A chi la va destra par savio.
13
A chi mal fa, mal va.
14
A chi non crede non prestar fede.
15
A chi non duole giudica bene i colpi.
16
A chi non ha da far Gesù gliene manda.
17
A chi non pesa, ben porta.
18
A chi non piace il vino, il Signore faccia mancare l'acqua.
19
A chi non sa parlare ben s'addice il silenzio.
20
21
A chi parla poco, basta la metà del cervello.
22
A chi pecca per erro s'ha compassione; ma chi pecca per arri, non merita scusa.
23
A chi piace il bere, parla sempre di vino.
24
25
A chi s'ama si crede.
26
27
A chi sorte, a chi sporte.
28
A chi stima non duole il corpo.
29
A chi te la fa, fagliela.
30
A chi ti porge il dito, tu piglia il dito e la mano.
31
A chi troppo ride gli duole il cuore.
32
A chi usa collo zoppo, gli se n'appicca
33
A chi veglia, tutto si rivela.
34
A chi vuol far del male, non gli manca mai occasione.
35
A chi vuol male, né la casa né il focolare.
36
A chi vuole male, Dio gli toglie il senno.
37
A chi vuole, non mancan modi.
38
A chi è affamato, ogni cibo è grato.
39
A chi è disgraziato, gli tempesta nel forno.
40
A chi è in fallo, l'uno par due.
41
42
43
44
A Ortignano, chi non è birro non è cristiano.
45
A sé l'aiuto nega chi ad altri il nega.
46
A volte caccia chi non minaccia.
47
Accompàgnati con chi è meglio di te, e fagli le spese.
48
49
Alla Certosa è un cert'uso, chi vi va e non ha fretta, tocca un pane e una mezzetta.
50
Ama chi t'ama, e chi non t'ama lascia; chi t'ama di buon cuore strigni e abbraccia.
51
Ama chi t'ama, e rispondi a chi ti chiama.
52
Amante non sia chi coraggio non ha.
53
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58
59
Assai sa chi viver sa.
60
Assai va al molino chi ci invia l'asinino.
61
Assai vince chi non gioca.
62
Assai è ricco a chi non manca.
63
Bandi da Siena (o da Poppi), per chi sì e per chi no.
64
65
66
Ben ama, chi non oblia.
67
Ben va al mulino chi c'invia l'asino.
68
69
Beva la feccia chi ha bevuto il vino.
70
Bisogna star con lui un verno e un'està, chi vuol saper di quel ch'e' sa.
71
Bologna è grassa per chi ci sta, non per chi ci passa.
72
73
C'è chi risponde anco a chi non lo chiama.
74
C'è chi semina e chi miete.
75
Casa nuova, chi non ve ne porta non ve ne trova.
76
Chi a moltiterrore, di molti abbia timore.
77
78
Chi a troppi parla, a pochiconsiglio.
79
80
Chi accumula e altro ben non fa, sparagna il pane e all'inferno va.
81
82
83
84
85
86
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88
Chi all'onor suo manca un momento, non vi ripara poi in anni cento.
89
Chi alle bugie con le bugie fa scudo, copre con sottil rete un corpo ignudo.
90
91
92
93
Chi altri tribola, sé non posa.
94
95
Chi ama crede.
96
Chi ama il forestiero: in capo al mese monta a cavallo, e se ne va al paese.
97
Chi ama il pericolo, perirà in esso.
98
Chi ama me, ama il mio cane.
99
Chi ama tutti non ama nessuno.
100
Chi ama, il ver non vede.
101
Chi ama, teme.
102
Chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un pane.
103
104
105
106
Chi arde e non lo sente, arder possa infino al dente.
107
Chi arricchisce in un anno, è impiccato in un mese.
108
Chi asino è e cervo esser si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
109
110
111
112
Chi assai pone (ed anche Chi lavora e Chi semina) e non custode, assai tribola e poco gode.
113
114
Chi attende al suo, non perde mai nulla.
115
Chi avesse quel che non ha, farebbe quel che non fa.
116
Chi baratta, ha rozze.
117
118
119
Chi barba non ha e barba tocca, si merita uno schiaffo nella bocca.
120
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125
Chi ben comincia è alla metà dell'opera.
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128
Chi ben dona, caro vende, se villan non è chi prende.
129
Chi ben dorme non sente le pulci.
130
Chi ben fa, ben avrá.
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134
Chi ben non usa cortesia, la guasta.
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139
Chi ben si guarda, scudo si rende.
140
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142
Chi ben vive non muore mai.
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151
Chi butta via oro con le mani, lo cerca co' piedi.
152
Chi c'è stato, la può contare.
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157
Chi cammina un miglio pazzo, non torna a casa (o alla porta) savio.
158
Chi campa d'un punto, campa di mille.
159
160
Chi casca nel fango, più ci si dimena e più s'imbratta.
161
Chi cattiva donna ha, l'inferno nel mondo ha.
162
Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno.
163
164
Chi cavalca una tigre ha timore di scendere.
165
166
Chi cerca trova, e chi dorme sogna.
167
168
Chi cerca trova. e talor quel che non vorrebbe.
169
Chi chiama Dio, non è contento; e chi chiama il diavolo, è disperato.
170
Chi ci loda si dee fuggire, e chi c'ingiuria si dee soffrire.
171
Chi ci va, ci lecca; chi non ci va, si secca.
172
173
174
Chi comanda non suda.
175
Chi combatte con l'oro e con l'argento, la vittoria non gli può mancare.
176
Chi combatte con la spada d'oro, ha in mano la vittoria.
177
178
Chi comincia a aver buon tempo, l'ha per tutta la vita.
179
Chi comincia andare un po' in su non vorrebbe finirla più.
180
181
Chi compra a tempo, vende nove per altri e un per sé.
182
183
184
185
Chi compra pane al fornaio, legna legate e vino al minuto, non fa le spese a sé ma ad altri.
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189
190
191
Chi corre, corre, e chi fugge vola.
192
193
Chi crede senza pegno non ha ingegno.
194
Chi d'altri è sospettoso, è di sé mal mendoso.
195
Chi d'estate non lavora, nell'inverno perde la coda.
196
Chi da Dio è amato, da lui è visitato.
197
198
199
Chi dei panni altrui si veste, presto si spoglia.
200
201
Chi del suo dona, Dio gli ridona.
202
Chi del suo si depodesta, un maglio sulla testa.
203
Chi del suo si spodesta, un maglio gli sia dato sulla testa.
204
205
Chi delitto non ha, rossor non sente.
206
207
Chi della roba non fa stima o cura, più della roba la sua vita dura.
208
209
210
211
Chi di dieci passi n'ha fatti nove, è alla metà del cammino.
212
213
Chi di gatta nasce sorci piglia, se non gli piglia non è sua figlia.
214
Chi di libertá e' privo, ha in odio di essere vivo.
215
216
Chi di spada (o di coltello) ferisce, di spada (o di coltello) perisce.
217
Chi di vecchio si veste, gode poco e presto n'esce.
218
Chi di verde si veste, di sua beltà si fida.
219
Chi dice a un povero uom dabbene, gli fa una grande ingiuria.
220
Chi dice che per amor non si muore, pure per amor si viene a morire.
221
Chi dice mal dell'arte, non sarà de' consoli.
222
223
224
Chi dice quel che sa, e dà quel che ha, non gli resta nulla.
225
Chi dice quel che vuole, ode quel che non vorrebbe.
226
Chi dipinge il fiore, non gli dà l'odore.
227
Chi disfà bosco e prà, si fa danno e non lo sa.
228
229
Chi disprezza i genitori non ha timor di Dio.
230
231
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233
234
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236
237
238
239
240
Chi divide la pera (o il mèl) coll'orso, n'ha sempre men che parte.
241
242
243
244
245
Chi dorme non piglia pesci.
246
247
Chi dà a credenza spaccia assai, perde l'amico e denar non ha mai.
248
Chi dà a' cattivi pagatori, bestemmia il suo.
249
Chi dà e ritoglie, il diavolo lo raccoglie.
250
Chi dà il suo avanti di morire,
251
Chi dà per cortesia dà con allegria.
252
Chi dà per ricevere, non dà nulla.
253
Chipresto, è come se desse due volte.
254
Chiretta al cervello degli altri butta via il suo.
255
Chispesa, non dia disagio.
256
Chi dà una giovane per moglie a un vecchio, gli dà la culla per dote.
257
Chivantaggio, perde.
258
Chi dá del pane a cani altrui, spesso viene abbaiato dai suoi.
259
Chi dá e ritoglie, il diavolo lo raccoglie.
260
Chi e' generoso e' sempre forte.
261
262
263
264
265
Chi erra nell'elezione, erra nel servigio.
266
267
Chi esce fuor del suo mestiere, fa la zuppa nel paniere.
268
Chi fa (o chi sbaglia) di testa paga di borsa.
269
Chi fa a suo modo, non gli duole il capo.
270
Chi fa alle capate col muro, i corni son suoi.
271
Chi fa bella gamba, non fa bella testa.
272
Chi fa bene per paura, niente vale e poco dura.
273
Chi fa carità è ricco e non lo sa.
274
Chi fa contrabbando, guadagna non so quando.
275
Chi fa da sé fa per tre.
276
Chi fa del bene agli altri, gli altri fan del bene a lui.
277
Chi fa del bene agli ignoranti, fa onta a Cristo.
278
Chi fa del bene agli ingrati, Dio l'ha per male.
279
Chi fa falla e chi non fa sfarfalla.
280
281
Chi fa il buon mese, fa il buon anno.
282
Chi fa il Ceppo al sole, fa la Pasqua al fuoco.
283
Chi fa il saputo, stolto è tenuto.
284
Chi fa l'altrui mestiere (o chi esce fuor del suo mestiere) fa la zuppa nel paniere (oppure chi vuol far l'altrui mestiere).
285
Chi fa la carità, se non la trova, la troverà.
286
287
Chi fa la legge, servarla degge.
288
289
Chi fa le parti, non parte.
290
Chi fa limosina, presta e non dona.
291
Chi fa male, guadagna un carro di sale, e chi fa bene guadagna un carro di fieno.
292
Chi fa male, odia il lume.
293
294
Chi fa onore ai panni, i panni fanno onore a lui.
295
Chi fa per sé, fa per tre.
296
Chi fa quel ch'e' può, non è tenuto a far di più.
297
Chi fa quel che non deve, gli intervien quel che e' non crede.
298
Chi fa quel che può, non fa mai bene.
299
300
301
Chi fa tutte le feste, povero si veste.
302
Chi fa tutto a tempo debito, di un giorno ne fa tre.
303
Chi fa un frate, fa un ciuco.
304
Chi fa una trappola, ne sa tender cento.
305
Chi fa, fa a sé.
306
307
308
309
310
Chi fatica non pecca.
311
312
Chi fece un, fece mille.
313
Chi fila e fa filare, buona massaia si fa chiamare.
314
315
Chi fila ha una camicia e chi non fila ne ha due.
316
Chi fonda in sul popolo fonda in sulla rena.
317
318
Chi fugge fatica, non fa la casa a tre solai.
319
Chi fugge il lupo, incontra il lupo e la volpe.
320
321
Chi fugge la fatica, non fa la casa a tre piani.
322
Chi fugge la mola, scansa la farina.
323
324
325
326
Chi gioca a primiera e non va a primiera, perde a primiera.
327
328
Chi gioca al Lotto è un gran merlotto.
329
Chi gioca al Lotto, in rovina va di botto.
330
Chi gioca di piè, non paga i suoi debiti.
331
Chi gioca di piè, paga di borsa.
332
333
Chi gioca, non dorme.
334
Chi girovaga, non fa roba.
335
Chi gli ha da avere, li vuole.
336
337
Chi gode muore, e chi patisce stenta.
338
Chi gode un tratto, non stenta sempre.
339
340
341
Chi ha a dar, domanda.
342
Chi ha a far con Tosco, non vuol esser losco.
343
Chi ha a morir di ghiandosa (peste), non gli vale far casotti in campagna.
344
Chi ha a rompere il collo, trova la strada al buio.
345
346
Chi ha ad aver bene, dormendo gli viene.
347
Chi ha arruffato la matassa la strighi.
348
Chi ha arte ha parte.
349
Chi ha avuto il gusto, prenda il disgusto.
350
Chi ha bachi non dorma.
351
Chi ha bella donna e castello in frontiera, non ha mai pace in lettiera.
352
Chi ha bella moglie la non è tutta sua.
353
354
Chi ha bevuto al mare, può bere alla pozza.
355
Chi ha bevuto tutto il mare, ne può bere una scodella.
356
357
Chi ha buon catenaccio all'uscio non ha paura de' Birri.
358
359
Chi ha buon marito, lo porta in viso.
360
Chi ha buon pane e buon vino, ha troppo un micolino.
361
Chi ha buon vino in casa, ha sempre i fiaschi alla porta.
362
Chi ha buona cantina in casa non va pel vino all'osteria .
363
364
Chi ha buona fama, ha ciò che brama.
365
Chi ha buona la lancia, la provi al muro.
366
Chi ha buono in mano, non rimescoli.
367
Chi ha capre, ha corna.
368
Chi ha cara la gloria, il corpo ha vile.
369
370
Chi ha carro e buoi, fa bene i fatti suoi.
371
Chi ha casa e podere, ha più del suo dovere.
372
Chi ha casa e podere, può tremare e non cadere.
373
Chi ha cattiva donna, ha il purgatorio per vicino.
374
375
376
Chi ha compagnia ha padrone.
377
378
Chi ha contenti gli occhi, non si sa quel che il cor faccia.
379
Chi ha coraggio, ha vantaggio.
380
Chi ha creanza, se la passa bene, chi non ne ha, se la passa meglio.
381
Chi ha da avere può tirare uno zero.
382
Chi ha da esser servito, ha da esser sofferito.
383
384
385
Chi ha da fare, non dorme.
386
Chi ha da morir di forca, può ballar sul fiume.
387
Chi ha de' ceppi, può far delle schegge.
388
Chi ha debito ha credito.
389
Chi ha del pane, mai non gli manca cane.
390
Chi ha del panno, può menar la coda.
391
Chi ha del pepe, ne mette anche sul cavolo.
392
Chi ha della roba è visto volentieri.
393
Chi ha delle pecore può far del latte.
394
Chi ha denari assai, fabbrica; chi n'ha davanzo, dipinge.
395
Chi ha denari da ricuperare, molte gite ha da fare.
396
Chi ha denari e prati, non son mai impiccati.
397
Chi ha denti, non ha pane; e chi ha pane, non ha denti.
398
399
Chi ha difetto e non tace, ode sovente quel che gli dispiace.
400
Chi ha fame, non ha nemici.
401
Chi ha fame, non ha sonno.
402
Chi ha fatta la roba, può far la persona.
403
404
Chi ha fatto il più, può fare il meno.
405
Chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco.
406
Chi ha fatto la pentola, ha saputo fare anche il manico.
407
Chi ha fatto la piscia a letto la rasciughi.
408
409
Chi ha figlioli ha doglie.
410
Chi ha figliuoli, tutti i bocconi non son suoi.
411
Chi ha fortuna in amor non giochi a carte.
412
Chi ha guidato la sposa a casa, sa quanto dura il pianto d'una femmina.
413
414
Chi ha il buon vicino, ha il buon mattutino.
415
Chi ha il capo di cera non vada al sole.
416
Chi ha il cul nell'ortica, spesse volte gli formica.
417
Chi ha il lupo per compare, porti il cane sotto il mantello.
418
Chi ha il mal vicino, ha il mal mattutino.
419
Chi ha il mestolo in mano, fa la minestra a modo suo.
420
Chi ha il santo ha anche il miracolo.
421
Chi ha l'amor nel petto, ha lo spron ne' fianchi.
422
Chi ha l'armi in mano, è padrone d'ogni cosa.
423
Chi ha l'arte, ha ufficio e beneficio.
424
Chi ha l'onore è un signore.
425
Chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco.
426
Chi ha la farina (o il grano) non ha le sacca, e chi ha il sacco non ha la farina.
427
Chi ha la mestola in mano, si fa la minestra a suo modo.
428
Chi ha la sanità è ricco e non lo sa.
429
430
Chi ha la volpe per comare, porti la rete a cintola.
431
Chi ha le buche nelle gote, si marita senza dote.
432
Chi ha libri, ha labbra.
433
Chi ha lingua in bocca, può andar per tutto.
434
Chi ha male al dito, sempre lo mira; chi ha mal marito, sempre sospira.
435
Chi ha male. non può misurar bene.
436
Chi ha mamma, non pianga.
437
438
Chi ha matrigna, di dietro si signa.
439
440
441
Chi ha moglie, ha doglie.
442
443
Chi ha nome ha roba.
444
Chi ha orecchie intenda, chi ha denaro spenda.
445
446
Chi ha pane e vino, sta me' che il suo vicino.
447
Chi ha passato il guado, sa quant'acqua tiene.
448
Chi ha patito la fame, sa che cos'è la carestia.
449
450
Chi ha paura delle passere, non semini panìco.
451
Chi ha paura si faccia sbirro.
452
Chi ha paura, non vada alla guerra.
453
Chi ha paura, si guardi le brache.
454
Chi ha pazienza, ha gloria.
455
Chi ha pazienza, ha i tordi grassi a un quattrin l'uno.
456
457
Chi ha poco, spenda meno.
458
459
Chi ha preso resta preso.
460
Chi ha preso, mal sa lasciare.si dice
461
Chi ha prete o parente in corte, fontana gli risurge.
462
Chi ha quattrini (o danar) da buttar via, metta l'opre e non ci stia.
463
Chi ha quattrini conta e chi ha bella moglie canta.
464
Chi ha quattrini, ha tutto.
465
Chi ha quattrini, non ha cuore.
466
Chi ha quattro e spende sette, non ha bisogno di borsette.
467
Chi ha ragione teme, chi ha torto spera.
468
Chi ha ragione, Iddio l'aiuta.
469
Chi ha religione non va in prigione.
470
Chi ha rogna da grattare e moglie da guardare, non gli manca mai da fare.
471
472
473
Chi ha spago, aggomitoli.
474
Chi ha tegoli di vetro non tiri sassi al vicino.
475
Chi ha tempo non aspetti tempo.
476
Chi ha tempo, ha vita.
477
Chi ha terra, ha guerra.
478
Chi ha testa (o cervelliera) di vetro non faccia a' sassi.
479
Chi ha tutto il suo in un loco, l'ha nel foco.
480
Chi ha un buon orto, ha un buon porco.
481
Chi ha un buon prà, ha un tesoro e non lo sa.
482
Chi ha un cieco fuori, ha un podere in Chianti.
483
Chi ha un figliuolo solo, lo fa matto; chi un porco, lo fa grasso.
484
Chi ha un orecchio solo, spesso se lo netta.
485
Chi ha un sol figlio, spesso se lo ricorda.
486
Chi ha ventura, e chi ha ventraccio.
487
Chi ha ventura, poco senno gli basta.
488
Chi ha vigna ha tigna.
489
Chi ha vitella in tavola non mangia cipolla.
490
Chi ha voglia di fare non ha bisogno di pungolo.
491
Chi ha zolle, stia con le zolle.
492
Chi i suoi somiglia, non traligna.
493
494
495
Chi il tristo manda al mare, non aspetti il suo tornare.
496
497
498
Chi imita la formica la state, non va pel pane in presto il verno.
499
Chi in corte è destinato, se non muor santo, muor disperato.
500
501
Chi indura, vale e dura.
502
503
Chi l'altrui famiglia non guarda, la sua non mette barba.
504
Chi l'ha a mangiare, la lavi.
505
Chi l'ha fatta, si guardi.
506
507
Chi la dura la vince.
508
Chi la fa l'aspetti.
509
Chi la fa, chi la disfà, e chi la trova fatta.
510
Chi la fa, la mangi.
511
Chi la fa, se la dimentica; ma non chi la riceve.
512
Chi la mattina mangia il tutto, la sera canta il cucco.
513
Chi la misura, la dura.
514
515
Chi la vuol calda e chi la vuol fredda.
516
Chi la vuole allesso, chi la vuole arrosto.
517
Chi lascia il vicin per un mancamento, va più in là e ne trova cento.
518
Chi lascia la via piana, va poi per la sassosa.
519
Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia e non sa quel che trova (oppure spesse volte ingannato si ritrova).
520
Chi lava il capo all'asino, perde il ranno e il sapone.
521
522
523
Chi lavora fa la gobba, e chi ruba fa la robba.
524
Chi lavora guadagna la vita; chi non lavora, la ruba.
525
526
Chi lavora lustra, e chi non lavora mostra.
527
Chi lavora non pecca.
528
Chi lavora si rimpannuccia, chi non lavora si gratta la buccia.
529
Chi lavora, Dio gli dona.
530
Chi lavora, fa la roba a chi si sta.
531
Chi le fa, le sa.
532
Chi le porta è l'ultimo a saperle.
533
Chi le tocca son sue.
534
Chi le vuol fare, non le dice.
535
536
537
Chi lingua ha, a Roma va.
538
Chi lo beve (il campo), non lo mangia.
539
Chi lo dice, non lo fa.
540
Chi lo letamina l'ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene.
541
542
543
544
545
546
Chi mal fa mal pensa.
547
Chi mal fa, male aspetta.
548
549
Chi mal paga un'opera, non può chiederne un'altra.
550
Chi mal pensa, Dio gli dia male.
551
552
553
Chi mal si marita,non esce mai di fatica.
554
Chi mal ti vuole, mal ti sogna.
555
556
Chi male una volta si marita,ne risente tutta la vita.
557
Chi manca a un sol amico, molti ne perde.
558
Chi maneggia il mèle si lecca le dita.
559
560
Chi maneggia quel degli altri, non va a letto senza cena.
561
Chi mangia aloè, campa gli anni di Noè.
562
Chi mangia il pesce, caca le lische.
563
Chi mangia l'oca alla corte (per fisco), in capo alI'anno caca le penne.
564
Chi mangia la midolla con i denti, mangia la crosta con le gengive.
565
566
Chi mangia la torta del comune, paga lo scotto in piazza.
567
568
569
Chi meglio mi vuole, peggio mi fa.
570
571
Chi mena la sua moglie a ogni festa, e dà bere al cavallo a ogni fontana, in capo all'anno il cavallo è bolso, e la moglie...
572
Chi mente, ruba e chi ruba, mente.
573
Chi mette il suo in sangue, la sera ride e la mattina piange.
574
Chi mette la roba è come se mettesse la persona.
575
576
Chi mi dice mal dietro, me lo dice al...
577
Chi mi dà a fare, mi sciopera.
578
Chi mi fa più di mamma, sì m'inganna.
579
Chi mi piglierà di notte, mi lascerà di giorno.
580
Chi mi vuol bene mi fa arrossire, e chi mi vuol male mi fa imbianchire.
581
Chi mi vuol bene mi lascia piangendo, e chi mi vuol male mi lascia ridendo.
582
Chi minaccia, non vuol dare.
583
584
585
586
Chi monta più alto ch'e' non deve, cade più basso ch'e' non crede.
587
588
589
Chi muor giace, e chi vive si dà pace.
590
591
Chi mura bene, gli perde mezzi; chi mura male gli perde tutti.
592
Chi mura, mura sé.
593
594
Chi n'ha due (de' figliuoli), n'ha uno; e chi n'ha uno, non n'ha punti.
595
Chi n'ha ne semina, e chi non n'ha ne raccatta.
596
597
Chi nasce bella, non è in tutto povera.
598
Chi nasce di gatta, piglia i topi al buio.
599
600
601
602
603
Chi ne fa, ne fa di tutte.
604
Chi ne ferra, ne inchioda.
605
Chi ne ha cento l'alloga, chi ne ha una l'affoga.
606
Chi ne ha in cuna non dica di nessuna.
607
Chi ne scampa una, ne scampa cento.
608
Chi negozia con scrittore e con notaro litiga di raro.
609
Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia.
610
Chi non ama le bestie non ama nemmeno gli uomini.
611
Chi non ama, non ha cuore.
612
Chi non apre ben gli occhi a' fatti sui, stentando va per arricchire altrui.
613
Chi non arde, non incende.
614
Chi non arrischia il suo non acchiappa quel d'altri.
615
616
Chi non c'è non c'entri; e chi c'è, non si sgomenti.
617
Chi non ci bada, non se n'avvede.
618
Chi non consuma, non rinnuova.
619
Chi non conta, non erra.
620
Chi non crede alla buona madre, crede poi alla mala matrigna.
621
622
Chi non cura la sua magione é uomo senza ragione.
623
Chi non dà a Cristo, dà al Fisco.
624
Chi non dà quel che ha, non ha quel che vuole.
625
Chi non dà quello che ama, non riceve quello che brama.
626
Chi non fa bene in gioventù, stenta in vecchiaia.
627
Chi non fa il nodo, perde il punto.
628
Chi non fa le pazzie in gioventù le fa in vecchiaia.
629
Chi non fa mai nulla, di nulla si confessa.
630
Chi non fa non falla.
631
Chi non fa quando può, non fa quando vuole.
632
Chi non falla, non teme.
633
Chi non fallisce, non arricchisce.
634
Chi non fu buon soldato, non sarà buon capitano.
635
Chi non fugge dall'abisso, l'abisso lo inghiotte.
636
Chi non fugge, strugge.
637
638
Chi non gastiga i delitti ne cagiona dei nuovi.
639
640
Chi non guarda non vede.
641
Chi non ha amico o germano, non ha forza in braccio né in mano.
642
Chi non ha arte, medico si faccia.
643
Chi non ha bisogno è in debito.
644
Chi non ha casa, l'accatta.
645
Chi non ha casa, non ha contrada.
646
Chi non ha che perdere, sempre perde.
647
Chi non ha coraggio, abbia gambe.
648
Chi non ha coraggio, non faccia l'amante.
649
Chi non ha coscienza, non ha vergognascienza.
650
Chi non ha darebbe e chi ne ha ne vorrebbe.
651
Chi non ha debiti è ricco.
652
Chi non ha del suo, patisce carestia di quel d'altri.
653
Chi non ha denari non faccia all'amore.
654
Chi non ha denari non vada al mercato.
655
Chi non ha denari, scartabella.
656
Chi non ha denaro in borsa, abbia miele in bocca.
657
Chi non ha entrata (o mestiere) e va a spasso, ne va allo spedale passo passo.
658
Chi non ha fede non ne può dare.
659
Chi non ha figliuoli, non sa che sia amore.
660
Chi non ha forza abbia la pelle dura.
661
Chi non ha giudizio, perde la cappella e il benefizio.
662
Chi non ha gran voglie, è ricco.
663
Chi non ha il gatto mantiene i topi, e chi ce l'ha mantiene tutti e due.
664
Chi non ha imparato nulla, vivrá di pan stentato.
665
Chi non ha libertá, non ha ilaritá.
666
Chi non ha modo, offre la volontà.
667
Chi non ha moglie ben la batte, chi non ha figliuoli, ben gli pasce.
668
Chi non ha moneta, non vada all'Impruneta.
669
Chi non ha orto e non ammazza porco, tutto l'anno sta a muso torto.
670
671
Chi non ha pazienza non ha niente.
672
Chi non ha poveri o matti nel parentato, è nato o di lampo o di tuono.
673
Chi non ha quattrini, non abbia voglie.
674
675
Chi non ha servitori non ha peccati.
676
Chi non ha testa (o giudizio), abbia gambe.
677
Chi non ha visaccio, non vada in Palazzo.
678
Chi non ha voglia di lavorare perde l'ago e il ditale.
679
Chi non ha, darebbe; e chi non n'ha, ne vorrebbe.
680
Chi non ha, non è (o non sa).
681
Chi non inganna, non guadagna.
682
Chi non l'ha all'uscio l'ha alla finestra.
683
Chi non lavora non mangia.
684
Chi non le fa, non le teme.
685
686
Chi non mangia a desco, ha mangiato di fresco.
687
Chi non mangia ha del mangiato.
688
Chi non mi vuole non mi merita.
689
Chi non ne ha, ha un dispiacere solo.
690
Chi non ode ragione, non fa con ragione.
691
Chi non parla, Dio non l'ode.
692
693
694
Chi non presta, se ne duole; ma gli ha il suo quando lo vuole.
695
Chi non può benedire, non puo maledire.
696
Chi non può ber nell'oro, beva nel vetro.
697
Chi non può dare all'asino, dà al basto.
698
Chi non può dare alla palla, sconci.
699
Chi non può di borsa, paghi di bocca.
700
701
702
703
Chi non può pagare, preghi.
704
Chi non può scansare il pericolo, lo affronti.
705
Chi non può slungarsi, si scorti.
706
Chi non può viver dopo morto, non è mai vissuto.
707
Chi non può, sempre vuole.
708
709
Chi non risica, non rosica.
710
Chi non rispetta sé, non rispetta nemmeno gli altri.
711
Chi non rispetta, non è rispettato.
712
Chi non s'aiuta, s'annega.
713
Chi non s'avventura, non ha ventura.
714
Chi non sa che fare, pettini i cani.
715
Chi non sa comprare compri giovane.
716
717
Chi non sa di male, non sa di bene.
718
Chi non sa dir qualche volta di no, cosa buona oprar non può.
719
Chi non sa fare, lasci stare e lasci fare.
720
Chi non sa fare, non sa comandare.
721
Chi non sa fingere, non sa regnare.
722
Chi non sa fingersi amico, non sa essere nemico.
723
Chi non sa l'arte chiuda la bottega.
724
Chi non sa leggere la sua scrittura è un asino per natura.
725
Chi non sa orare, vada in mare a navigare.
726
Chi non sa quel che sia malanno e doglie, se non è maritato, prenda moglie.
727
Chi non sa rammendare (o rassettare) non sa partorirerilevare.
728
Chi non sa rubare, muri.
729
Chi non sa scorticare intacca la pelle.
730
Chi non sa soffrire, non sa vivere.
731
Chi non sa tacere, non sa godere.
732
Chi non sa tacere, non sa parlare.
733
Chi non semina non miete.
734
Chi non semina non raccoglie.
735
Chi non semina non ricoglie.
736
Chi non si avventura, non ha ventura.
737
Chi non si contenta dell'onesto, perde il manico ed il cesto.
738
Chi non si ricorda spesso discorda.
739
Chi non soffre, non vince.
740
Chi non stima altri che sé, è felice quanto un re.
741
742
Chi non teme il sermone, non teme il bastone.
743
Chi non teme, non si guarda; chi non si guarda, si perde.
744
Chi non tien conto del poco, non acquista l'assai.
745
746
747
Chi non va non vede; chi non prova, non crede.
748
Chi non vede il fondo, non passi l'acqua.
749
Chi non vuol bene alle bestie, non vuol bene neanche ai cristiani.
750
751
Chi non vuol durar fatica in questo mondo, non ci nasca.
752
753
Chi non vuol far fatica, in questo mondo non vi nasca.
754
Chi non vuol far quel che puole, gl'intervien quel che non vuole.
755
Chi non vuol lavorare, si adatti a mendicare.
756
Chi non vuol perdere, non giochi.
757
Chi non vuol piedi sul collo non s'inchini.
758
Chi non vuol rendere, fa male a prendere.
759
760
Chi non è alle sue nozze, o che son crude o che son troppo cotte.
761
Chi non è buon turco, non è buon cristiano.
762
Chi non è in grazia, serve per nulla.
763
Chi non è savio, paziente e forte, si lamenti di sé, non della sorte.
764
Chi non è uso a portar le brache, le costure gli danno noja.
765
Chi ode, non disode.
766
Chi offende l'amico, non la risparmia al fratello.
767
Chi offende scrive nella rena; chi è offeso, nel marmo.
768
Chi offende, non perdona.
769
770
771
772
773
Chi parla per udita, aspetti la mentita.
774
Chi parla rado, è tenuto a grado.
775
776
Chi parla sempre di galateo, non lo ha mai letto.
777
Chi parla troppo adagio, a chi l'ascoltadisagio.
778
779
Chi passa Stra e non v'inciampa, va sano sino in Francia.
780
781
Chi pecca in segreto fa la penitenza in pubblico.
782
Chi pecora si fa, il lupo se la mangia.
783
784
785
786
787
Chi per altri òra, per sé lavora.
788
789
Chi per altrui promette, entra per le larghe e esce per le strette.
790
Chi per amor si piglia, per rabbia si lascia (ovvero per rabbia si scapiglia).
791
Chi per la patria muor, vissuto è assai.
792
Chi per sé raguna, per altri sparpaglia.
793
Chi perde a ragion non perde nulla.
794
795
Chi perde la roba perde molto, ma chi perde il cuore perde tutto.
796
797
798
799
Chi perde, si gratti.
800
801
802
803
804
805
Chi pianta datteri non ne mangia.
806
807
Chi piglia l'anguilla per la coda e la donna per la parola, può dire di non tener nulla.
808
Chi piglia la lancia per la punta, la spezza o non la leva di terra.
809
Chi piglia moglie e non sa l'uso, assottiglia le gambe e allunga il muso.
810
811
812
813
814
Chi più fa meno fa.
815
Chi più fa, meno presume.
816
817
Chi più grida (o urla) ha più ragione (o ottiene di più).
818
819
820
Chi più n'ha, più ne vorrebbe.
821
Chi più ne fa è fatto priore (o papa).
822
Chi più ne ha più ne metta.
823
Chi più ne ha, più n'imbratta.
824
825
826
827
828
829
830
Chi poco ha, poco dà.
831
Chi poco sa, presto parla.
832
Chi pon cavolo d'aprile, tutto l'anno se ne ride.
833
834
835
Chi porta spada e non l'adopra, ha bisogno di chi la cuopra.
836
837
Chi pota di maggio e zappa d'agosto, non raccogliepanemosto.
838
839
840
841
842
843
Chi prende moglie perde la metà del cervello; l'altra metà se ne va in radici.
844
Chi prende una moglie, merita una corona di pazienza; chi ne prende due, merita una corona di pazzia.
845
Chi prende, si vende.
846
Chi presta sul gioco, piscia sul fuoco.
847
848
Chi presta, tempesta; e chi accatta, fa la festa.
849
850
851
852
Chi promette e non attiene, l'anima sua non va mai bene.
853
854
Chi promette, in debito si mette.
855
Chi provvede a tempo la casa, fa una bottega.
856
857
858
Chi ride del mal d'altrui, ha il suo dietro l'uscio.
859
Chi ride di venerdì (o di sabato) piange di domenica.
860
861
862
863
864
Chi Roma non vede, nulla non crede.
865
Chi rompe paga (e i cocci sono suoi).
866
867
Chi ruba a un buon ladron ha cent'anni di perdon.
868
Chi ruba per altri, è impiccato per sé.
869
Chi ruba una volta è sempre ladro.
870
Chi ruba, pecca uno; e chi è rubato pecca cento.
871
Chi s'adira non si ricatta.
872
Chi s'aiuta, Iddio l'aiuta.
873
Chi s'impaccia (o chi cucina) colle frasche, la minestra sa di fumo.
874
875
876
877
Chi sa far fuoco, sa far casa.
878
879
Chi sa il gioco non l'insegni.
880
Chi sa la strada può andar di trotto.
881
Chi sa menare tutt'e due le mani, è da più degli altri.
882
883
Chi sa zappare, zappa con la zappa di legno.
884
885
886
887
888
889
Chi scopre il segreto, perde la fede.
890
Chi scrive a chi non risponde, o è matto o ha bisogno.
891
Chi scrive non ha memoria.
892
Chi scruta tutte le nuvole, non parte mai.
893
Chi se ne piglia, muore.
894
Chi se ne sta con una man sopra l'altra, il diavolo balla nel grembiule.
895
Chi segue il prudente, mai se ne pente.
896
Chi segue il rospo, cade nel fosso.
897
898
Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha né panvino.
899
900
901
902
903
904
905
906
907
Chi sempre beve non ha mai troppa sete.
908
909
910
Chi serba, Dio non gli dà.
911
Chi serba, serba al gatto.
912
Chi serve a ufo o male remunerato è miracolo se non falla.
913
Chi serve al comune, non serve a nessuno.
914
Chi serve all'altare, vive d'altare.
915
916
Chi serve non erra.
917
Chi servo si fa, servi aspetta.
918
Chi sfugge la mola, scansa la farina.
919
Chi sguazza le feste, stenta il dì di lavoro.
920
Chi si ammoglia con niente, fino a morte ne risente.
921
Chi si ammoglia non sa che ben si voglia.
922
923
Chi si cava il sonno, non si cava la fame.
924
Chi si consiglia da sé, da sé si ritrova.
925
Chi si contenta al poco, trova pasto in ogni loco.
926
Chi si contenta gode e qualche volta stenta: ma è un bello stentar, chi si contenta.
927
Chi si contenta gode.
928
Chi si divide di letto, divide l'affetto.
929
Chi si dà in man del ladro, bisogna che se ne fidi a suo dispetto.
930
Chi si fa Argo dell'onore altrui, riesce talpa del suo.
931
Chi si fida di greco, non ha il cervel seco.
932
933
Chi si frega al ferro, gli s'appicca la ruggine.
934
935
Chi si governa per consiglio di donne, non può durare.
936
Chi si guarda dalla prima, si guarda da tutte.
937
Chi si lamenta, non può guarire.
938
939
Chi si loda s'imbroda.
940
941
Chi si marita fa bene, e chi no, meglio.
942
Chi si marita fra i parenti,o corta vita o lunghi stenti.
943
944
Chi si marita male non fa mai carnevale.
945
Chi si marita per amore, di notte ha piacere,di giorno ha dolore.
946
Chi si marita, si pone in cammino per far penitenza.
947
948
949
Chi si mette tra la semola, gli asini se lo mangiano.
950
Chi si piglia solo per amore, di rabbia muore.
951
Chi si porta dietro la casa, può andare per tutto.
952
Chi si profferisce è peggio d'un terzo.
953
954
955
Chi si scusa, si accusa.
956
Chi si somiglia, si piglia.
957
Chi si sposa per la dote,sposa guai e continua lite.
958
Chi si sputa addosso, non vale un grosso.
959
Chi si stende più del lenzuolo, si scuopre da piedi.
960
Chi si taglia il naso s'insanguina la bocca.
961
Chi si trova in libertá, ha gran bene e non lo sa.
962
963
Chi si veste dell'altrui, ben gli sta se vien spogliato.
964
Chi si volsero bene, non si volsero mai male.
965
Chi si vuol bene s'incontra.
966
967
Chi si vuol riaver, non giochi più.
968
Chi si è guardato in uno specchio solo non può dire di conoscersi
969
970
Chi soffre per amor, non sente pene.
971
972
973
974
975
Chi sta a casa, non si bagna.
976
Chi sta a cà, niente sa.
977
Chi sta a guardare non soffre.
978
979
Chi sta a vedere, ha due terzi del gioco.
980
Chi sta a' marmi di Santa Maria del Fiore, o è pazzo o sente d'amore.
981
Chi sta alla scolte, sente le sue colpe.
982
Chi sta bene con sé, sta bene con tutti.
983
984
Chi sta con i fanciulli s'imbratta la camicia.
985
986
987
988
989
Chi sta per altri, paga per sé.
990
991
992
Chi sta sotto la cappa del camino non puzza che di fumo.
993
Chi stima, non compra.
994
995
Chi t'accarezza più di quel che suole, o t'ha ingannato o ingannar ti vuole.
996
Chi tace acconsente (e chi non parla non dice niente).
997
Chi tanto e chi niente.
998
Chi tarda a dar quel che promette, del promesso si ripente.
999
Chi teme il cane, si assicura dal morso.
1000
Chi teme la morte, non stima la fama.
1001
Chi teme ogni pericolo se ne stia a casa.
1002
Chi teme, è in pene.
1003
1004
Chi ti adula ti tradisce.
1005
Chi ti dà un osso, non ti vorrebbe veder morto.
1006
Chi ti loda in presenza ti biasima in assenza.
1007
Chi ti vuol male ti liscia il pelo.
1008
Chi tiene il cavallo e non ha strame, in capo all'anno si gratta il forame.
1009
1010
Chi tocca con mano, va sano.
1011
Chi tocca la pece, s'imbratta.
1012
Chi toglie moglie per la roba, la borsa va a marito.
1013
1014
Chi tosto crede, ha l'ale di farfalla.
1015
1016
1017
1018
Chi tristo non è tenuto, se fa mal non è creduto.
1019
1020
1021
1022
Chi troppo in sé confida, pazienza non tiene.
1023
1024
Chi troppo mugne, ne cava il sangue.
1025
Chi troppo pensa, nulla fa.
1026
1027
Chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza di gatto.
1028
1029
1030
1031
1032
Chi trova un amico trova un tesoro.
1033
1034
1035
1036
1037
1038
1039
Chi va a casa, non si bagna.
1040
Chi va a cavallo da giovane, va a piedi da vecchio.
1041
Chi va a letto co' cani, si leva colle pulci.
1042
Chi va a letto senza cena , tutta notte si dimena.
1043
1044
Chi va a Roma, né mula zoppaborsa floscia.
1045
Chi va a San Biagio, perde l'agio; chi va a Santa Maria Nuova, lo ritrova.
1046
Chi va al canto al Giglio e non inciampa, può ir sicuro in Francia.
1047
Chi va al gioco, perde il loco.
1048
Chi va al mercato e mente, la borsa sua lo sente.
1049
Chi va al mulino s'infarina.
1050
Chi va all'acqua d'agosto, non beve, o non vuol bere il mosto .
1051
Chi va alla guerra, mangia male e dorme in terra.
1052
Chi va alla piazza, se ben non v'ha a far, e' ve n'accatta.
1053
Chi va alle nozze e non è invitato, ben gli sta se n'è cacciato (oppure torna a casa sconsolato).
1054
Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.
1055
Chi va di notte, ha delle botte ( o va alla morte).
1056
Chi va dietro agli altri, non passa mai avanti.
1057
Chi va diritto non fallisce strada.
1058
Chi va e torna, fa buon viaggio.
1059
Chi va in gogna, non fa il servizio volentieri.
1060
Chi va in mano all'avvocato spende l'ultimo ducato.
1061
Chi va in mercato e non è burlato, è sicuro in ogni lato.
1062
1063
Chi va piano va sano e va lontano.
1064
Chi vanga non l'inganna.
1065
1066
Chi veste di mal panno, si riveste due volte all'anno.
1067
1068
Chi viaggia con le scarpe d'oro, può arrivare sino alla fine del mondo.
1069
1070
1071
1072
Chi vince la prima, perde il sacco e la farina.
1073
Chi vince non dileggi, e chi perde non s'adiri.
1074
Chi vince poi, perde il sacco e i buoj.
1075
Chi vince prima, perde il sacco e la farina.
1076
Chi visita nelle nozze e non nell'infermità, non è amico in verità.
1077
1078
Chi vive in corte, muore in paglia.
1079
Chi vive in libertà, non tenti il fato.
1080
Chi vive tra lupi, impara a urlare.
1081
Chi volta il culo a Milan lo volta al pan.
1082
1083
Chi vuol ben dal popolo, lo tenga scusso.
1084
Chi vuol ben pagare, non si cura di bene obbligare.
1085
1086
1087
1088
1089
1090
1091
1092
Chi vuol dell'acqua chiara vada alla fonte.
1093
Chi vuol di vena un granajo lo semini di febbraio.
1094
1095
1096
1097
1098
1099
1100
1101
Chi vuol far della roba, esca di casa.
1102
1103
1104
Chi vuol fare, non dorme.
1105
1106
1107
1108
1109
1110
1111
1112
1113
1114
Chi vuol male ai suoi non può voler bene agli altri.
1115
Chi vuol provar le pene dell'inferno, d'estate il fabbro e l'ortolan d'inverno.
1116
1117
1118
Chi vuol saldar piaga, non la maneggi.
1119
Chi vuol saper la verità, lo domandi alla purità.
1120
1121
1122
1123
1124
1125
1126
Chi vuol vedere il bambino fiorito, non lo levi dal pan bollito.
1127
1128
1129
Chi vuol vedere quel che ha da essere, veda quello che è stato.
1130
Chi vuol vedere un uomo (o una donna) da poco, lo metta a accendere il lume e il fuoco.
1131
1132
1133
1134
Chi vuol viver senza pensieri, ne ha più degli altri.
1135
1136
1137
Chi vuol' ire alla guerra o accasarsi, non ha da consigliarsi.
1138
Chi vuol, vada; e chi non vuol, mandi.
1139
1140
1141
Chi vuole andare troppo in suso casca per terra e si rompe il muso.
1142
Chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto.
1143
Chi vuole che il suo conto gli torni, faccia prima quello del compagno.
1144
1145
Chi vuole il buon bacato, per San Marco o posto o nato.
1146
Chi vuole il malanno, abbia il mal'anno e la mala pasqua.
1147
1148
1149
1150
Chi vuole tutta l'uva non ha buon vino.
1151
Chi vuole tutte l'ulive non ha tutto l'olio.
1152
Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio.
1153
Chi vuole un buon potato, più un occhio e meno un capo.
1154
1155
Chi vuole un pero ne pianti cento, chi cento susini uno solo.
1156
Chi vuole un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga un solo.
1157
1158
Chi vuole una bella famiglia, cominci da una figlia.
1159
Chi vuole vada e chi non vuole mandi.
1160
Chi è a dozzina, non comanda.
1161
Chi è a governo d'altriavarolibertino.
1162
Chi è a opra è a oprare
1163
Chi è al coperto quando piove è ben matto se si muove.
1164
Chi è asino e cervo si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
1165
Chi è avvezzo a fare, non si può stare.
1166
Chi è avvisato, è armato.
1167
Chi è bella ti fa far la sentinella.
1168
Chi è bello è bello e grazioso, chi è brutto è brutto e dispettoso.
1169
1170
Chi è bugiardo in una cosa, è bugiardo in tutte.
1171
Chi è bugiardo è ladro.
1172
Chi è buono, ne fa ritratto.
1173
Chi è causa del suo mal piangastesso.
1174
1175
Chi è del figliuol pedante, non è furfante.
1176
Chi è dell'arte ne può ragionare.
1177
Chi è dell'arte, è sospetto.
1178
1179
Chi è disgraziato, non vada al mercato.
1180
Chi è diverso nell'oprare, non può molto amico stare.
1181
Chi è felice, chi sa se è buono?
1182
Chi è fortificato, non è turbato.
1183
Chi è geloso, è becco.
1184
Chi è giusto, non può dubitare.
1185
1186
1187
Chi è imbrattato si netti.
1188
Chi è in alto, non pensa mai al cadere.
1189
Chi è in altrui balìa, bisogna che ci stia.
1190
Chi è in difetto, è in sospetto.
1191
Chi è in isvantaggio non sa diffendersi dal ricominciare.
1192
Chi è in mare navica, chi è in terra radica.
1193
1194
Chi è in tenuta, Iddio l'aiuta.
1195
Chi è lungo a mangiare, lo è anche a lavorare.
1196
1197
Chi è nato di carnevale, non ha paura dei brutti musi.
1198
1199
1200
Chi è oste o fornaio, e fa il barcaruolo, dato gli sia d'un mazzuolo.
1201
Chi è ozioso, è dubbioso.
1202
Chi è più alto, è il bersaglio di tutti.
1203
1204
Chi è più vicino al sussi (o al lecoro), fa sei.
1205
Chi è portato giù dall'acqua, s'attacca a ogni spino.
1206
Chi è ricco, ha ciò che vuole.
1207
Chi è ritto può cadere.
1208
Chi è sano e non è in prigione, se si rammarica, non ha ragione.
1209
Chi è savio, non è sempre sicuro.
1210
Chi è savio, si conosce al mal tempo.
1211
Chi è scottato una volta, l'altra vi soffia su.
1212
Chi è segreto in ogni terra, mette la pace e leva la guerra.
1213
Chi è sfortunato al gioco è fortunato in amore.
1214
Chi è stato de' consoli sa che cosa è l'arte.
1215
Chi è tenuto savio di giorno, non sarà mai pazzo di notte.
1216
Chi è uso a mercanzia, non sa che guerra sia.
1217
Chi è uso al campo, non vada alla corte.
1218
Chi è uso alla zappa, non pigli la lancia.
1219
Chi è uso alle cipolle, non vada a' pasticci.
1220
1221
1222
Ci è chi vede male, e vorrebbe veder peggio.
1223
Col perdonar troppo a chi falla, si fa ingiuria a chi non falla.
1224
1225
1226
Da chi ci loda si deve scappare, chi ci biasima si deve sopportare.
1227
Da chi mi fido mi guardi Dio, da chi non mi fido, mi guarderò io.
1228
Da chi ti dona, guardati.
1229
Di buone armi è armato, chi da buona donna è amato.
1230
Di chi mal fai, di lui non ti fidar mai.
1231
Di chi non si fida, non ti fidare.
1232
Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po' più in là.
1233
Dimmi chi fosti, e ti dirò chi sei.
1234
Dimmi chi pratichi, e ti dirò chi sei.
1235
Dimmi chi sono, e non mi dir chi ero.
1236
Dimmi con chi vai (o bazzichi o pratichi) e ti dirò chi sei.
1237
Dio perdona a chi offende, non a chi toglie e non rende.
1238
Dio ti guardi da chi legge un libro solo.
1239
Donna e popone, beato chi se n'appone.
1240
Dorme chi ha dolore, e non dorme chi è debitore.
1241
Dove stringe la scarpa, non lo sa altro che chi l'ha in piede.
1242
Dà del tuo a chi ha del suo.
1243
1244
1245
E' male amico chi a sé è nemico.
1246
E' sempre in procinto di errare chi non fugge l'occasione.
1247
E' un gran medico chi conosce il suo male.
1248
1249
1250
1251
Fatta la festa, non v'è chi spazzi la sala.
1252
Felice non è chi d'esser non sa.
1253
1254
Finimondo è per chi muore.
1255
Fortunato (o chi ha fortuna) in amor non giochi a carte.
1256
Giovane chi è sano.
1257
Guai a chi dell'alchimia si innamora, perde il tempo, il cervello, e va in malora.
1258
Guai a chi gode tutto il suo.
1259
Guarda alla pena di chi falla.
1260
Guarda di fare il bene e non a chi fai il bene.
1261
1262
Guardati da chi non ha cura della sua reputazione.
1263
Guardati da chi ride e guarda da un'altra parte.
1264
Guardati da chi ti leva la cappa in casa tua.
1265
1266
Guelfo non son, né ghibellin m'appello, A chi mi dà rivolterò il mantello.
1267
I neutrali sono come chi sta al secondo piano, che ha il fumo del primo e il piscio del terzo.
1268
1269
1270
Il finger non è difetto, e chi finger non sa non è perfetto.
1271
1272
Il grano va a chi non ha sacca.
1273
Il male ha chi lo comporta, ma il bene non v'è chi lo sopporta.
1274
Il male è per chi va, chi campa si rifà.
1275
Il matrimonio non è per tutti, chi fa belli e chi fa brutti.
1276
Il mondo paga chi ha da avere.
1277
Il mondo è come il mare, è vi s'affoga chi non sa nuotare.
1278
Il mondo è di chi lo sa canzonare.
1279
Il mondo è fatto a scale, chi le scende e chi le sale.
1280
Il mondo è fatto a scarpette, chi se le leva e chi se le mette.
1281
Il mondo è un pagliaio, chi non lo pela è un minchione.
1282
Il morto (o chi muore) giace, il vivo (o chi vive)si dà pace.
1283
Il perder tempo, a chi più sa, più spiace.
1284
Il solo cibo può appagar le brame, di chi per lunga inedia ha molta fame.
1285
1286
Il vino è buono per chi lo sa bere.
1287
In montagna chi non vi pota non vi magna.
1288
In terra di ciechi beato chi ha un occhio (o chi ha un occhio è signore).
1289
L'educazione la deve usare chi ce l'ha.
1290
L'ingannato è chi inganna.
1291
L'onore va dietro a chi lo fugge.
1292
L'onore è di chi sel fa.
1293
L'oro non è né buonocattivo, ma tale lo rende chi ne fa uso.
1294
La calunnia offende tre, chi la dice, a chi la si dice, e di chi la si dice.
1295
La carità beato chi la fà.
1296
La coscienza è come il solletico. (Chi lo cura, e chi no).
1297
La fiera par bella a chi vi guadagna.
1298
La fortuna è una vacca, a chi mostra il davanti, a chi il di dietro.
1299
La roba non è di chi la fa, ma di chi la gode.
1300
La roba sta con chi la sa tenere.
1301
1302
Le cose vanno a chi non sa apprezzarle.
1303
Le facoltà fanno parere ardito chi non è, e savio chi non sa.
1304
1305
Le saette non son foglie, chi le manda le raccoglie.
1306
Ma chi va a vederla, ben gli costa.
1307
1308
Mal per chi le dà, peggio per chi le riceve.
1309
Mal riputar si può, chi non ha il modo.
1310
Male altrui consiglia, chi per sé non lo piglia.
1311
Mamma, mamma, chi l'ha la chiama e chi non l'ha la brama.
1312
Massa, saluta e passa; chi troppo ci sta, la pelle ci lassa.
1313
1314
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
1315
Ne' pericoli si vede chi d'amico ha vera fede.
1316
1317
Nessuno sa il sabato, se non chi lo digiuna.
1318
Non arriva a godere chi non sa sostenere.
1319
1320
Non bisogna giocare con chi propone i giochi.
1321
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
1322
Non comprare da chi si fa pregare.
1323
Non conosce l'Italia e non la stima, chi provato non ha la Spagna prima.
1324
Non conosce la pace e non la stima chi provato non ha la guerra prima.
1325
Non creder lode a chi suo caval vende, né a chi dar moglie intende.
1326
Non da chi tiene, ma da chi vuol bene.
1327
Non fruttifica, chi non mortifica.
1328
1329
Non può aver cosa buona chi non liscia la padrona.
1330
Non s'incorona se non chi combatte.
1331
Non sa che cosa sia il male, chi non ha provato il bene.
1332
Non sa donare chi tarda a dare.
1333
Non sempre fugge chi volta le spalle.
1334
Non si sa mai per chi si lavora.
1335
1336
Non sprezzar la dottrina del parente; e chi la sprezza ne riman dolente.
1337
Non ti fidare di chi ha due facce.
1338
Non val sapere, a chi fortuna ha contra.
1339
Non è amico in verità chi ti visita nelle nozze e non nelle infermità .
1340
Non è buon re, chi non regge sé.
1341
Non è ricco chi il denaro tiene chiuso, ma chi lo spende per farne buon uso.
1342
Non è scappato chi si strascina dietro la catena.
1343
Non è villano perché in villa stia, ma villano è chi usa villania.
1344
Ognuno è amico di chi ha buon fico.
1345
1346
Per chi vuol essere libero non c'è catena che tenga.
1347
Per San Luca chi non ha seminato si speluca.
1348
1349
Pisa, pesa per chi posa.
1350
1351
Porta aperta per chi porta; e chi non porta, parta.
1352
Povero è chi ha bisogno.
1353
1354
Quando canta il Merlo, chi ha padron si attenga a quello.
1355
1356
Rade volte fa roba chi non ruba.
1357
1358
Roma a chi nulla in cent'anni, a chi molto in tre dì.
1359
1360
1361
Se ben tu fai, sappi a chi lo fai.
1362
1363
Servi, e non badare a chi
1364
Servo d'altri si fa, chi dice il suo segreto a chi nol sa.
1365
1366
Sopporta e appunta un mal, chi non vuol giunta.
1367
1368
Tanto muore chi ha da avere, che chi ha da dare.
1369
Tanto ne va a chi tiene, quanto a chi scortica.
1370
Tanto è ladro chi ruba che chi tiene il sacco.
1371
Tanto, a servir chi non conosce, vale chi serve ben, quanto chi serve male.
1372
Tra due poltroni il vantaggio è di chi prima conosce l'altro.
1373
Tra pace e tregua, guai a chi rilieva.
1374
Tra parente e parente, tristo a chi non ha niente.
1375
1376
Trist'e guai, chi crede troppo e chi non crede mai.
1377
Trulli trulli, chi se li è fatti, se li culli (ovvero chi gli ha fatti gli trastulli).
1378
Un bel concerto di flauto e viola non satolla chi ha fame e non consola.
1379
1380
Varii sono degli uomini i capricci: A chi piace la torta, a chi i pasticci.
1381
Varii sono degli uomini i cervelli: a chi piace la torta, a chi i tortelli.
1382
Vecchio è chi muore.
1383
Vinegia, chi non la vede non la pregia.